intervengono: Francesco Bonami, Fabrizio Moretti, Fabio Cavallucci
Lunedì 18 settembre alle ore 18 avrà luogo al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci la presentazione del nuovo libro di Francesco Bonami: L’arte nel cesso.
Dialogheranno con l'autore il segretario generale della Biennale Internazionale dell'Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze, Fabrizio Moretti, e il direttore del Centro Pecci Fabio Cavallucci. L’occasione della presenza della strana coppia Bonami-Moretti - il primo uno tra i più importanti curatori contemporanei, il secondo celebre antiquario internazionale con interessi anche nell’arte contemporanea – è data anche dal fatto che dopo pochi giorni si ritroverà in piazza della Signoria a Firenze, effigiata da Urs Fisher in due monumenti-candela che si scioglieranno lentamente: emblemi della vanità della gloria umana ?
Quanto al libro, che viene presentato nell’occasione, ultima fatica di Francesco Bonami, il Centro Pecci aveva già visto una sorta di introduzione quando l’autore stava per cominciare a scriverlo nel 2015. Si tratta di una carrellata sullo sviluppo dell’arte contemporanea, che Bonami sostiene provocatoriamente avere raggiunto la sua fine.
L’arte contemporanea ha avuto inizio nel 1917 con l'orinale capovolto (Fontana) di Marcel Duchamp. Oggi, a un secolo esatto di distanza, è giunta al termine del suo percorso con America, il cesso d'oro 18 carati di Maurizio Cattelan esposto nell'autunno 2016 al Guggenheim di New York, dove si può non solo ammirare ma persino usare. In questi cento anni, scrive Bonami con la classica ironia che lo contraddistingue, abbiamo visto davvero di tutto, dagli artisti che sulla scia di Duchamp espongono un oggetto, a chi propone un concetto, a chi mostra un progetto, ovvero parole, disegni, grafici che vengono presentati come opere d'arte ma al momento sono semplici ipotesi in attesa di essere realizzate. Tutti accomunati dall'intento di sorprendere.
Attraverso una serie di racconti e riflessioni, Bonami spiega nel suo libro il perché oggigiorno all'arte non bastano più solo idee e perché, provocazione dopo provocazione, la contemporaneità ha esaurito il suo potere di stupire. L'arte, per tornare ad essere utile, deve ritrovare la capacità d'inventare e narrare storie, recuperando quell'essenziale cocktail di ingenuità e genialità che è alla base della creatività umana. «Ecco il destino dell'arte. Farci entrare in una storia, farci iniziare un viaggio senza doversi mai spostare.»
Francesco Bonami è stato senior curator dal 1999 al 2008 del Museum of Contemporary Art di Chicago, direttore della 50ª edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 2003. Il critico di origini fiorentine, è un addetto ai lavori sui generis: attivo divulgatore del contemporaneo, prolifico scrittore, con un’allergia all’accademismo “ortodosso” e una grande qualità, l’ironia. Infatti tre dei suoi fortunati volumi dedicati a scardinare i luoghi comuni sull’arte contemporanea s’intitolano Potevo farlo anch’io, Dopotutto non è brutto e Mamma voglio fare l'artista! Istruzioni per evitare delusioni.
Fabrizio Moretti è membro dell’Associazione Antiquaria d’Italia e membro della Federazione Italiana Mercanti d’Arte, dell’Associazione Antiquari Fiorentini, del Syndicat National des Antiquaires francese, della Confédération Internationale des Négociants en Oeuvres d’Art, della Society of London Art Dealers e della British Antiques Dealers Association.È l’unico italiano che siede nel comitato esecutivo della The European Fine Art Fair di Maastricht ed è membro del comitato della mostra Frieze Masters di Londra.Nel 2014 è stato nominato Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze, carica che riveste tuttora.
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
lunedì 18 settembre, ore 18
Ingresso libero