a cura di Sara Alberani, promosso da Fondazione Pianoterra Onlus
Dal 19 febbraio il Centro Pecci avrà il piacere di ospitare KENE/Spazio, progetto dell'artista ivoriano Mohamed Keita promosso da Fondazione Pianoterra Onlus, a cura di Sara Alberani. La mostra, che parte da Prato per viaggiare nelle città di Milano, Roma, Napoli, nasce da un progetto unico nel suo genere.
Il fotografo Mohamed Keita, 26 anni, proveniente dalla Costa d’Avorio, arriva nel 2010 a Roma, come rifugiato politico. L’incontro con la fotografia rappresenta una svolta, divenendo presto una professione, che Mohamed decide di condividere con gli altri usando l’arte come strumento di ricerca urbana e come mezzo di trasformazione sociale. Nasce così KENE (che in Mandingo significa Spazio), un viaggio che riporta Keita in Africa, in Mali, a Bamako, per creare uno spazio dove i ragazzi possano imparare la fotografia come punto di partenza verso un’educazione primaria e un accrescimento culturale. Nell’estate 2017, grazie all’incontro con Fondazione Pianoterra, Keita coinvolge 10 ragazzi e avvia un laboratorio di fotografia nel quartiere di Kanadjikila, instaurando un rapporto alla pari con gli allievi.
La fotografia si fa scambio, restituzione, ascolto, partecipazione, ma anche opportunità di lavoro: Kené è un luogo di didattica, di cooperazione, e conoscenza, operativo che forma i giovani del Mali grazie al potere della fotografia. “Con i corsi, il materiale e le macchine fotografiche, forniamo ai ragazzi di Kanadjikila gli strumenti per raccontare anzitutto se stessi e il loro mondo”, spiega Keita.
La mostra documenta questa esperienza attraverso 5 fotografie di Mohamed Keita - i cui scatti sono stati esposti ad esempio nell'ambito della XIV edizione di FotoGrafia festival internazionale di Roma, a Londra, all'Istituto Italiano di Cultura e presso Palazzo Querini, nella mostra Rothko in Lampedusa, in occasione della 58° Biennale d'Arte di Venezia. Ci saranno circa 50 immagini realizzate dai giovani studenti in Mali. La mostra sarà inoltre accompagnata da un sito (www.studiokene.org) e da una pubblicazione ricchissima di immagini, che esalta il percorso di partecipazione e autonarrazione del progetto e che comprenderà testi di Sara Alberani, Alessia Bulgari, Marco Delogu, Mohamed Keita, Yves Lègal, Cristiana Perrella, Alessandro Triulzi, Dagmawi Yimer. Non solo una testimonianza della mostra, ma un vero e proprio diario di quanto realizzato a Bamako. Il progetto sarà inoltre accompagnato da un ciclo di laboratori nelle scuole e nei centri educativi per i giovani del territorio.
Acquistando una delle opere in mostra si potrà partecipare a questa avventura sostenendo le attività laboratoriali che il gruppo di lavoro sta conducendo in Mali, e contribuire allo sviluppo comunitario inteso in senso più ampio, con interventi di risanamento idrico e azioni di promozione dei diritti e della salute delle donne.
Quando
20.02.2020 — 23.08.2020
Opening
mercoledì 19 febbraio, ore 18:30
Viale della Repubblica, 277, Prato