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Aleksandra Mir. Triumph | The making of | Centro Pecci

14.12.2018 - 31.03.2019

 

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14.12.2018 - 31.03.2019

curated by Marta Papini

 

For its 30th anniversary, the Luigi Pecci Center for Contemporary Art presents a new entry in its collection: the monumental installation Triumph by Aleksandra Mir, shown for the first time in Italy.

 

Triumph, completed in 2009 and exhibited that same year at the Schirn Kunsthalle in Frankfurt, and in 2012 at the South London Gallery in London, is a spectacular installation by Aleksandra Mir composed of 2529 trophies collected by the artist across the span of a year in Sicily, in the city of Palermo and its vicinity.

The cups in the installation, dated from the 1940s onward, were gathered by means of an advertisement in Il Giornale di Sicilia in which the artist offered the symbolic sum of five euros for each trophy. The outcome of the initiative is an enormous, sparkling collection of keepsakes: a monument to youth and bygone glories, to the culture of amateur sport and the legacy of Italian popular history.

 

Sweat and effort, joy and deep sentiment, applause and celebration, reflected on the surface of these trophies, become faint, distant echoes in the exhibition, cumulatively conveyed by piles of inert metal. Triumph is a true memento mori, a visual document of the transient nature of success and the need of all human beings, at some point in their lives, to come to terms with the past, abandoning the illusion of eternal youth.

 

With the presentation of Triumph by Aleksandra Mir, Centro Pecci continues to exhibit large immersive and engaging installations, in a new focus on the output of important contemporary artists.




WEB TV / PECCI CONTEMPORARY

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Ren Hang. Nudi | intervista a Cristiana Perrella

Ren Hang. Nudi

a cura di Cristiana Perrella

04 giugno —30 agosto 2020

 

Esplicito ma anche poetico, il lavoro dell’acclamato fotografo e poeta cinese Ren Hang (1987– 2017) è esposto per la prima volta in Italia con una selezione di 90 fotografie, accompagnate da un portfolio che documenta il backstage di uno shooting di Ren Hang nel Wienerwald nel 2015 e un’ampia sezione di libri rari sul suo lavoro. Ren Hang è noto soprattutto per la sua ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che ha per protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. Per lo più nudi, i suoi soggetti appaiono su un tetto tra i grattacieli di Pechino, in una foresta di alberi ad alto fusto, in uno stagno con fiori di loto, in una vasca da bagno tra pesci rossi che nuotano oppure in una stanza spoglia, i loro volti impassibili, le loro membra piegate in pose innaturali. Cigni, pavoni, serpenti, ciliegie, mele, fiori e piante sono utilizzati come oggetti di scena assurdi ma dal grande potere evocativo. Sebbene spesso provocatoriamente esplicite nell'esposizione di organi sessuali e nelle pose, che a volte rimandano al sadomasochismo e al feticismo, le immagini di Ren Hang risultano di difficile definizione, scottanti e allo stesso tempo pure, permeate da un senso di mistero e da un’eleganza formale tali da apparire poetiche e, per certi versi, melanconiche. I corpi dei modelli – tutti simili tra loro, esili, glabri, dalla pelle bianchissima e i capelli neri, rossetto rosso e unghie smaltate per le donne – sono trasformati in forme scultoree dove il genere non è importante. Piuttosto che suscitare desiderio, queste immagini sembrano voler rompere i tabù che circondano il corpo nudo, sfidando la morale tradizionale che ancora governa la società cinese. In Cina infatti, il concetto di nudo non è separabile da quello di pornografia e il nudo, come genere, non trova spazio nella storia dell’arte. Le fotografie di Ren Hang sono state per questo spesso censurate. “Siamo nati nudi…io fotografo solo le cose nella loro condizione più naturale” (Ren Hang).


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see also
EXHIBITIONS / PECCI 30
December 14, 2018—April 07, 2019
Aleksandra Mir. Triumph