Geldern, Germania, 1954. Vive e lavora a Berlino e New York.
Studia all’Accademia d’arte di Düsseldorf, prima pittura con Gerhard Richter e dal 1976 fotografia con Bernd e Hilla Becher, anche maestri di fotografi di successo come Gursky, Höfer, Ruff. Nel 1978 soggiorna con una borsa di studio a New York e qui realizza una prima serie di paesaggi urbani in bianco e nero a cui si aggiunge quella di Parigi (1979), Roma (1984), Edinburgh (1985), Tokyo (1986) e di altri luoghi. A metà degli anni ‘80 inizia la serie dedicata ai ritratti di individui e gruppi seguita dal primo ciclo consacrato ai musei. Degli anni ‘90 sono invece le celebri foto di paesaggi naturali selvaggi, a cui fanno eco gli scatti a monumenti architettonici famosi. Il suo interesse recente è rivolto a impianti industriali e ai centri di ricerca. Dalla fine degli anni ‘80 espone in noti spazi pubblici e privati. Tra le mostre più importanti si ricordano quella alla Kunsthalle di Berna (1987), all’ICA di Boston (1994), al Carré d’Art di Nîmes (1998), al Museum of Modern Art di Tokyo (2000), al Museo d’Arte di Dallas (2002), al Metropolitan Museum di New York (2003), al Prado di Madrid (2007), al MADRE di Napoli (2008). Sue opere si trovano nelle collezioni dei più importanti musei del mondo, tra cui il Moma e il Metropolitan di New York, la Tate di Londra e il Museo d’Arte Moderna di Tokio. Dal 1993 al 1996 Struth ha insegnato fotografia all’Istituto Statale d’Arte di Karlsruhe e nel 1997 ha ricevuto il premio internazionale di fotografia Spectrum.