Verso il futuro, in un infinito conto alla rovescia. In vista della mostra inaugurale abbiamo intervistato l'artista Julian Charrière, per parlare di presente, passato, futuro e della (presunta?) fine del mondo.
Julian Charrière è un artista franco-svizzero che vive e lavora a Berlino. La sua ricerca coinvolge diversi aspetti della scienza e della tecnologia in relazione al più ampio sistema ecologico. I suoi interventi, che lo hanno portato in alcune delle regioni più remote del pianeta, riflettono sulla dimensione temporale della natura e sulla rottura di questa dimensione da parte dell'uomo e della sua attività, reinterpretando alcune categorie classiche della storiografia, dell'archeologia, della biologia, della geologia e della fisica.
Nel 2013 ha vinto lo Swiss Art Award / Kiefer Hablitzel Prize con il suo progetto We Are All Astronauts Aboard A Little Spaceship Called Earth, che esplora il tema della globalizzazione in relazione alla nozione fisico-matematica della compressione spazio-temporale. Poco dopo ha esposto alla Biennale di Lione in una sezione curata dal Palais de Tokyo.