Here and there è un'articolata composizione plastica di pietra arenaria. Da una parte si raccoglie in un cumulo di forme stondate come bozzoli o otri primitivi, che si presentano come "metafore potenti dei nostri corpi e della nostra percezione di ciò che è interno" (Kapoor), e dall'altra è scavata dentro a un masso squadrato e inciso, sorta di architettura ancestrale simile a un altare o a un santuario dove il "qui" sensibile della materia si spalanca su un "altrove" onirico e sublime, evocato dall'impalpabile profondità del pigmento blu. Utilizzata in un primo momento dall'artista per evidenziare l’emergenza delle forme nello spazio, la "materia dematerializzante" della polvere di pigmento in quest'opera spinge lo sguardo e il pensiero al di là dell'apparente pienezza fisica delle forme terrene, a penetrare nella cavità interiore e indistinta del vuoto, a piombare nella dolce vertigine dell'assenza. Risucchiata in una concentrazione contemplativa interiore, per Kapoor l'opera rappresenta "uno spazio potenziale...". Come ha scritto Germano Celant: "il vuoto diventa un linguaggio reale, per cui la creazione inverte il suo processo, non viene alla luce, ma va verso le tenebre, laddove precipitano tutti i mondi."
17 pietre rotonde, 1 pietra cubica, pigmento
cm 90x260x160