al Museo di Scienze Planetarie di Prato
Progetto a cura di Stefano Pezzato
Ad un mese di distanza dal Grand Opening inizia il Prologo alla mostra inaugurale La fine del mondo, un'importante cornice di collaborazioni che presenta alcune opere emblematiche della collezione in prestigiose sedi istituzionali della regione.
Al Museo di Scienze Planetarie di Prato sarà presentata l'opera di Anish Kapoor, Here and There (1987), acquisita in occasione della prima mostra del Centro Pecci (Europa Oggi, 1988, a cura di Amnon Barzel).
Il luogo
Il Museo di Scienze Planetarie di Prato è legato ai reperti ed ai contenuti che presenta: le meteoriti, i minerali e i processi genetici che hanno portato alla loro formazione, con particolare riguardo alla nascita e all'evoluzione del Sistema Solare e dei suoi pianeti.
La finalità principale del Museo è quella di svolgere un ruolo di "mediazione culturale", trasmettendo, a diversi livelli di complessità, le conoscenze scientifiche più avanzate su discipline che vanno dall'astrofisica all'astronomia, dalla planetologia alla geologia e mineralogia. Il percorso espositivo è articolato in sei sezioni tematiche (Universo e Sistema Solare, meteoriti condritiche, meteoriti differenziate, deserti caldi e freddi, processi di impatto, minerali) e presenta le due collezioni principali del Museo: una di meteoriti e rocce da impatto, l'altra di minerali.
L'attività di ricerca del Museo è rivolta allo studio ed alla caratterizzazione di materiali come meteoriti, tectiti, impattiti e minerali, ed allo studio delle conseguenze degli impatti sul nostro pianeta di grossi corpi interplanetari.
Il progetto
Una selezione di opere esemplari della collezione d'arte contemporanea del Centro Pecci di Prato fa da introduzione e "cornice" al progetto espositivo La fine del mondo, curato dal direttore Fabio Cavallucci per la riapertura al pubblico della rinnovata istituzione culturale pratese.
Raccolte nel corso di tre decenni di attività artistica e presentate a cura del conservatore del Centro Stefano Pezzato, le opere sono esposte per l'occasione all'interno di alcune fra le più prestigiose sedi istituzionali della regione.
Le sei grandi opere provenienti dalla collezione del Centro Pecci - lavori di affermati artisti italiani e stranieri della seconda metà del XX secolo - formano una campionatura variegata ma eloquente di proposte artistiche contemporanee associate al tema centrale della "condizione di incertezza in cui versa il nostro mondo", inserite e perciò messe in relazione a diversi contesti della conoscenza umana quali lo studio bibliografico e la ricerca scientifica, in particolare la preistoria, la zoologia, l'astronomia, la fisica, la geometria e la tecnologia.
Via Galcianese, 20, 59100 Prato PO, Italia
Iniziativa promossa da
Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Prato
Con il sostegno di
Regione Toscana e del Comune di Prato
Inaugurazione
16/09/2016