CENTRO PECCI Prato

A Prato gli è stata in seguito commissionata l’opera monumentale Tempo liquido (1989) che riprende il tema dell’acqua, presentata qui sia fisicamente sia riprodotta in video, e il concetto di tempo, inteso come unità circolare, ininterrotta e persistente. Una gigantesca ruota di ferro, azionata meccanicamente sopra ad una lunga vasca in cui circola fragorosamente il liquido, contiene al proprio interno ventuno monitor su cui è a sua volta proiettata l’immagine di una cascata d’acqua. Essa scorre illusionisticamente fino al punto del possibile contatto fra l’elemento virtuale e quello reale sottostante, in una sorta di continuità simbolica fra l’attività tradizionale rappresentata dal mulino e l’evoluzione elettronica evocata dal video.
Come ha sottolineato lo stesso Plessi, che ama paragonarsi ad un alchimista piuttosto che definirsi un videoartista, l’opera nasce “da questo scontro solo apparente di elementi così diversi, da questa convivenza impossibile tra povertà del naturale e ricchezza cangiante del  tecnologico, da questi forzati assemblaggi, divenuti poi, quasi biologicamente, semplici vasi comunicanti, da tutti questi diversi possibili” entro cui s’incontrano e si uniscono “la leggerezza del pensiero e il peso della materia” (Fabrizio Plessi). [S.P.] 

Bibliografia
A. Barzel (a cura di), La collezione 1988-1990, catalogo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato 1990. 

L. Bonora (a cura di), Plessi, catalogo della mostra, Musei Civici, Reggio Emilia, Canova, Treviso 1990.
L. Hegyi (a cura di), Plessi, catalogo della mostra, Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna 1991. 

S. Pezzato (a cura di), Collezione permanente, catalogo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato 1998. 

S. Paracone, S. Pezzato, A. Sonetti (a cura di), Entr’acte. Arte contemporanea nella Toscana industriale, catalogo della mostra, Fondazione Piaggio, Pontedera 1998.