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12.04.24 | e se ci entrassi dentro?

Centro Pecci Night

CENTRO PECCI NIGHT / E SE CI ENTRASSI DENTRO?



12 aprile 2024 h 18:00—23:00

Venerdì 12 aprile, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta un nuovo appuntamento di Centro Pecci Night, la serata di apertura straordinaria in cui sono visitabili tutte le mostre in corso, arricchita da “e se ci entrassi dentro?”, il programma di incontri, performance e musica sperimentale realizzato in collaborazione con Kinkaleri, NUB Project Space e OOH-sounds che coinvolge, nelle varie date, ulteriori realtà culturali del territorio toscano e nazionale.

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informazioni

Centro Pecci

in collaborazione con

Kinkaleri + NUB Project Space + OOH-sounds

 

presenta

 

e se ci entrassi dentro?
Centro Pecci Night
 

Venerdì 12 aprile 2024
h 18.00-24.00


Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato

 

[6915,6916]
[6917,6918]

 

Venerdì 12 aprile, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta un nuovo appuntamento di Centro Pecci Night, la serata di apertura straordinaria in cui sono visitabili tutte le mostre in corso, arricchita da “e se ci entrassi dentro?”, il programma di incontri, performance e musica sperimentale realizzato in collaborazione con Kinkaleri, NUB Project Space e OOH-sounds che coinvolge, nelle varie date, ulteriori realtà culturali del territorio toscano e nazionale.

 

L’evento del 12 aprile ha inizio alle ore 18.30 con l’incontro dedicato al tema delle radio libere e alla figura di Giorgio Lolli, attivista e sindacalista bolognese trasferitosi in Africa, dove in quarant’anni ha installato più di cinquecento emittenti tra Mali, Burkina Faso, Togo, Benin, Mozambico ed Eritrea. Ospiti dell’incontro Federico Bacci e Francesco Eppesteingher, registi del documentario “Monsieur Lolli”, in compagnia di Andrea Borgnino, autore radiofonico e responsabile editoriale di RaiPlay Sound, e Franscesco Diasio, specialista di radio comunitarie e autore di “ETERE: storie di radio, antenne e frequenze dal mondo”. A conclusione dell’incontro, l’artista e sound designer Massimo Carozzi presenta una sonorizzazione ispirata alla storia e attività di Giorgio Lolli.

Il programma di live, diffuso nel Centro Pecci, prosegue alle ore 21.30 con la performance “White out” di Maria Hassabi, a cura di Kinkaleri. Coreografa di fama internazionale i cui lavori sono stati ospitati al MoMA, Centre Pompidou e documenta Kassel, Hassabi presenta un’azione coreografica in solo che si concentra sull'immobilità, la decelerazione e la precisione estetica, ponendo al centro la figura umana come entità fisica. Conclude la serata “BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.)” dell’artista brasiliana Stefanie Egedy, a cura di Nub Project Space e OOH-sounds: un’installazione site-specific, composta da subwoofer e onde a bassa frequenza, che permette agli spettatori di percepire attraverso la pelle il tocco invisibile del suono.

“e se ci entrassi dentro?” è un invito alla scoperta della sperimentalità e del contemporaneo, che nasce con la volontà di sviluppare connessioni e indagare il rapporto tra corpo, suono, spazio e opera d’arte. Un’opportunità di vivere in modo originale il Centro Pecci, cassa di risonanza delle più rilevanti ricerche artistiche internazionali, aperta al territorio e alle sue realtà culturali per costruire uno spazio della comunità da vivere attraverso i molteplici linguaggi dell’arte.

 


 


Ingresso con biglietto mostre, inclusi concerti e performance: 

intero 10€ / ridotto 7€ 


Info e prenotazione aperitivo:

Cargo Bar Bistrot, T 0574 531829 

 

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PROGRAMMA

 

h 19.00-24.00

Apertura straordinaria mostre

 

[6915,6916]

h 19.00 – 21.00

Radio Solaire – Radio Diffusion Rurale. Giorgio Lolli e la rivoluzione radiofonica nel Sahel

incontro con Federico Bacci, Francesco Eppesteingher, Andrea Borgnino, Francesco Diasio

sonorizzazione di Massimo Carozzi

 

Partendo dall’esperienza di Giorgio Lolli, tecnico bolognese che ha installato in 40 anni oltre 500 radio dando il via alla rivoluzione FM in Africa, e ripercorrendo la storia della radiofonia comunitaria e rurale, l’incontro cercherà di mostrare come le radio comunitarie siano state il mezzo più efficace per mettere in pratica i dettami di uguaglianza e democrazia. Il panel verrà introdotto dalla proiezione del trailer del documentario Radio Solaire e sarà intervallato da foto e video fatti da Lolli stesso durante la sua permanenza in Africa.

 

[6917]

 

h 21.30

Maria Hassabi, White Out

a cura di Kinkaleri, nell’ambito di Body To Be

 

“White Out” è un’installazione creata per la personale dell’artista al Tai Kwun Contemporary di Hong Kong dove ha coniugato elementi scultorei, fotografia digitale e performance. Come molte delle opere di Maria Hassabi si concentra sull'immobilità, sulla decelerazione e sulla precisione estetica, per riflettere sul concetto di tempo, sul momento presente e sulla figura umana come entità fisica. In questa occasione, negli spazi del Centro Pecci e in prima nazionale, l’artista presenta la parte performativa dell’installazione che la vede in scena in relazione con una panca bianca. In una sequenza temporalmente dilatata la performer si siede e guarda il suo pubblico, inizia poi una routine, trasportandosi da un luogo di pausa all'altro, materializzando posizioni scomode e perfino contorte. Una continua variazione di stato che la porta sopra, sotto e attorno alla panca, e che lascia emergere un corpo incastrato in un ciclo apparentemente infinito. Una ricerca di riposo, di un posto dove essere, diventare, respirare.

 

[6918]

 

h 22.30

Stefanie Egedy, BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.)

a cura di OOH-sounds e NUB Project Space

 

L’artista brasiliana Stefanie Egedy presenta BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.), un'installazione sonora site-specific composta da subwoofer e onde sonore a bassa frequenza. Perseguendo l'idea e la pratica di un’esperienza vibrazionale e degli effetti terapeutici del suono a bassa frequenza, come la riduzione dello stress e dell'ansia, Egedy realizza un corpus di lavori chiamati BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.). Analizzando le caratteristiche dello spazio circostante, l'artista dispone i subwoofer e seleziona le frequenze sonore tenendo conto della loro trasparenza – in quanto percepite solo attraverso il tatto – e di quei fenomeni che creano altri suoni, come risonanze, riverberi e vibrazioni. Considerando le specificità dell’ambiente circostante, per questo intervento, Egedy ha disposto 4 subwoofer in una configurazione che offre un'esperienza vibrazionale unica. Grazie alla disposizione dei subwoofer, Egedy riesce a creare “zone vive”, con pressione acustica più elevata o variabile, e “zone morte”, senza pressione acustica. La vivacità di un'area è determinata dall'espressione della vibrazione in tutta la zona, dove gli spettatori possono percepire il suono direttamente attraverso la pelle. Invisibili all'occhio, queste lunghe onde sonore si diffondono nell’aria e, attraverso le vibrazioni, si prendono cura dei corpi presenti nello spazio. In altre parole, Egedy lavora con il tocco invisibile del suono, che a sua volta genera un massaggio sonoro percepito dalla nostra pelle e ascoltato dalla nostra anima.

 

 


 

 

KLM/Kinkaleri opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, materiali sonori, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. “Body To Be” è il progetto di Kinkaleri dedicato alla performance contemporanea. Al centro delle riflessioni rimane il corpo come luogo politico, un campo d’indagine dove esplodono le contraddizioni della complessa relazione tra individui, ambiente, economia, ecologia, struttura sociale.

 

OOH-sounds [over our heads] è un’etichetta discografica indipendente dedicata alla musica elettronica, alla creazione di eventi culturali e al perseguimento dell'interdipendenza come progetto sostenibile.

 

NUB Project Space propone uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, della musica sperimentale e della ricerca sonora, con una particolare attenzione ai linguaggi fuori formato.

 

Federico Bacci è regista, documentarista, sceneggiatore e autore radiofonico. Ha collaborato con Novaradio e Controradio trasmettendo "Camera d’espansione" dal 1999 al 2005, anno nell quale co-dirige "Leone Elio Petri. Appunti su un autore", documentario pluripremiato presentato ai Festival di Venezia, dell’Annecy Cinema Italien, di Reykjavík e di Karlovy Vary, così come al MoMA di New York. Dal 2007 dirige insieme a Lucia Giardino "GuilmiArtProject", una residenza dedicata al’arte contemporanea in Abruzzo. È regista e sceneggiatore, insieme a Francesco Eppesteingher, del documentario di prossima uscita “Monsieur Lolli”, dedicato alla vita e all’attività di Giorgio Lolli. 

 

Franscesco Eppesteingher si forma a Bologna come grafico e illustratore nel campo della comunicazione. Da sempre interessato ad un approccio artigianale ed operaista al mondo dell’arte, prova curiosità per tutto ciò che sta dietro le quinte. Ad oggi sogna l’Africa e cerca di dar voce a chi, per tutta una vita, l’ha data agli altri. È regista e sceneggiatore, insieme a Federico Bacci, del documentario di prossima uscita “Monsieur Lolli”, dedicato alla vita e all’attività di Giorgio Lolli.

 

Andrea Borgnino è giornalista, autore, conduttore e dirigente radiofonico. Grande appassionato di radio, ne ha fatto il suo lavoro presso RAI fin dal 1997. Autore del programma “Golem” di Radio 1, successivamente si è occupato del canale Radio Techetè. Nel 2009 è stato New Media Manager presso l'EBU di Ginevra. Ha pubblicato il libro “Radio Pirata” (Persiani Editore, 2010). Da oltre dieci anni ha uno spazio settimanale di nome "Interferenze" nel programma "Radio 3 Mondo" e da luglio del 2021 è responsabile editoriale di RaiPlay Sound, la piattaforma RAI dedicata all’ascolto live, on demand e al podcast. 

 

Francesco Diasio è specialista internazionale di comunicazione per lo sviluppo per la Food and Agriculture Organization (Fao). È stato segretario generale dell’Associazione mondiale delle radio comunitarie (Amarc). In questi anni ha partecipato a decine di missioni internazionali, a sostegno dei media indipendenti e della libertà d’espressione, e ha avviato radio comunitarie in giro per il mondo. Ha fondato e diretto Amisnet, Agenzia multimediale di informazione sociale e pubblicato “ETERE. Storie di radio, antenne e frequenze dal mondo” (Altreconomia 2024).

 

Massimo Carozzi, artista sonoro, musicista e sound designer basato a Bologna, esplora la relazione fra suono e immagine, suono e scena, suono e letteratura, suono e spazio. E’ autore di documentari e cartografie sonore, e si è occupato del sound design di numerosi film, documentari, spettacoli teatrali e di danza, collaborando con scrittori, registi, coreografi, artisti visivi. Nel 2000 con Anna Rispoli e Anna de Manincor fonda ZimmerFrei, con cui partecipa a mostre collettive e personali, festival cinematografici, musicali e teatrali, in Italia e all’estero. Ha partecipato a diversi progetti musicali e sonori fra cui: El Muniria, Weight And Treble, Auriga, Phonorama, Auna. Ha collaborato, in studio e dal vivo, con diversi musicisti e artisti fra cui Starfuckers/Sinistri, Massimo Volume, 3/4HadBeenEliminated, Andrea Belfi, Stefano Pilia, Valerio Tricoli, Dominique Vaccaro, Emidio Clementi, Margareth Kammerer, Susanna La Polla De Giovanni, Muna Mussie. Ha pubblicato dischi per Random Numbers, Second Sleep, Yerevan Tapes, Xing. 

 

Maria Hassabi è tra le più importanti artiste e coreografe internazionali, la cui ricerca investe numerosi media come performance, installazione, scultura, fotografia e video. Nata a Nicosia, Cipro, la sua formazione artistica si è compiuta negli Stati Uniti: dapprima a Los Angeles, dove ha iniziato a studiare danza e si è laureata presso il California Institute of the Arts; successivamente a New York dove ha frequentato i Merce Cunningham Studios. Dall'inizio degli anni 2000, Hassabi ha sviluppato una pratica basata sulla relazione del corpo vivo con l'immagine fissa e con l'oggetto scultoreo attraverso l’utilizzo di diverse tecniche artistiche. Nella maggior parte delle sue opere il corpo performativo è il soggetto principale, spesso inserito all’interno di imponenti installazioni, mentre la tecnologia viene usata come grimaldello per scardinare la relazione tra vitalità e realtà. I suoi lavori sono stati presentati in teatri, festival, musei, gallerie e spazi pubblici di tutto il mondo, tra i quali si ricordano: MoMA, The Kitchen e Performa (New York); Walker Art Centre (Minneapolis); kunstenfestivaldesarts e Playground festival (Bruxelles); Impulstanz (Vienna); FIAC (Parigi); Stedelijk Museum (Amsterdam); Centre Pompidou (Paris); Serralves Museum (Porto); steirischer herbst (Graz); documenta14 (Kassel). Nel 2013 ha rappresentato la Repubblica di Cipro al Padiglione Cipro/Lituania della 55a Biennale di Venezia. Maria Hassabi ha ricevuto il Performa Malcolm McClaren Award nel 2019 e il Guggenheim Fellowship nel 2011; nel quadriennio 2019-2022 è stata artista in residenza dell’Onassis Artist Residency. 

 

Stefanie Egedy esplora il suono attraverso la composizione di opere concettuali, lavori commissionati e musica elettronica sperimentale. Focalizzandosi sull'esplorazione delle potenzialità del suono a bassa frequenza, dei corpi e dei subwoofer, il suo lavoro abbraccia una vasta gamma di forme artistiche, dalle installazioni alle performance dal vivo, pensate come proposte sonore, creando così un corpus di opere chiamato BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.). Sub-bass, bassi, infrasuoni, subwoofer e i loro effetti terapeutici (rilassamento, riduzione dello stress e dell'ansia) insieme alla loro capacità di rendersi presenti in uno spazio, sono le fondamenta della sua pratica artistica, insieme alle possibilità di interazione tra corpi umani/architettonici e onde sonore, utilizzando field recordgs, sintesi analogica e digitale. Tormentata da questo scenario, Egedy articola l'intersezione tra linguaggio sonoro e musicale per indagare la comunicazione sonica tra esseri. Inoltre, Egedy co-dirige l'etichetta COISAS QUE MATAM (COSE CHE UCCIDONO), ricerca le relazioni luce-suono con Camille Laurent e ha lavorato con Chris Salter, Alexis Blake e altri; mentre un precedente studio accademico sugli impatti politici dell'accelerazione sociale e tecnologica durante una laurea in Public Administration and Philosophy risuona con il lavoro. Ha lavorato e esposto in contesti come il CTM Festival, Berghain, KW Institute for Contemporary Art, Tresor, Radialsystem, The Fairest presso il Trauma Bar a Berlino; Harvard University (USA), The High Line (NYC), Kunstfest (Weimar), Zentrale (Vienna), Nextones Festival (Italia), Patchlab Festival (Cracovia), Museu de Arte Moderno (Buenos Aires), a São Paulo presso il MIS - Museu da Imagem e do Som e la festa Mamba Negra e il Festival Novas Frequências (Rio de Janeiro) e fa parte della lista degli artisti SHAPE+ sostenuti dalla Commissione Europea attraverso Creative Europe.


e se ci entrassi dentro?

Un invito alla scoperta della sperimentalità e del contemporaneo, che nasce con la volontà di sviluppare connessioni e indagare il rapporto tra corpo, suono, spazio e opera d’arte. Un’opportunità di vivere il museo in modo originale, un programma di notti al Centro Pecci a cadenza mensile che si arricchiranno nel tempo di eventi e collaborazioni.



Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Quando

12 aprile 2024

 

Ingresso con biglietto mostre, inclusi concerti e performance: 

intero 10€ / ridotto 7€ 

e se ci entrassi dentro? | in programma


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