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Centro Pecci Academy

Incontri accademici per approfondire i temi e i soggetti delle mostre in dialogo con la collezione del Centro Pecci

CORSI / CENTRO PECCI ACADEMY



3 aprile— 8 maggio 2022

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informazioni

Nelle prime domeniche di aprile e di maggio 2022 il Centro Pecci di Prato propone una nuova serie di incontri di livello accademico (da cui il titolo: CENTRO PECCI ACADEMY) con esperti e artisti, pensati appositamente per il pubblico che visita le mostre e potrà così approfondire temi e soggetti presentati nei percorsi di Spazio Radicale e Trilogia urbana da una parte e L'arte e la città dall'altra.
Gli incontri, in programma la domenica pomeriggio alle ore 17.00 e moderati dal responsabile di collezioni e archivi Stefano Pezzato, si terranno all'interno degli spazi espositivi al primo piano e saranno aperti a tutti i visitatori in possesso del biglietto d'ingresso. Si consiglia la prenotazione cliccando qui.
I primi tre appuntamenti saranno dedicati a progetti ed esperienze di Architettura radicale, in occasione dell'ultimo mese di apertura delle esposizioni parallele "Radical Space" e "Trilogia urbana".


Interverranno nell'ordine: Elisabetta Trincherini (Domenica 3 aprile), Fabrizio Violante (Domenica 10 aprile), Gabriele Mastrigli (Domenica 1 maggio) e Andrea Abati (Domenica 8 maggio). 
 

Possibilità di riconoscimento dei crediti formativi per gli iscritti e le iscritte all'Ordine degli Architetti di Prato previo invio di documentazione di ingresso (biglietto mostra) agli incontri Centro Pecci Academy. 
Documentazione da inviare presso l'Ordine degli Architetti di Prato. 

 

IL PROGRAMMA

 

Domenica 3 aprile, ore 17.00
Dalla Superarchitettura al Centro Studi Poltronova per il Design
Elisabetta Trincherini
, responsabile dell’Archivio storico del Centro Studi Poltronova per il Design di Firenze, introdurrà il pubblico a produzioni della Poltronova e a progetti dei gruppi radicali Archizoom e Superstudio presenti in mostra e nelle collezioni del Centro Pecci.
Ingresso con biglietto mostra. Prenotazione consigliata cliccando qui
 
Bio 
Elisabetta Trincherini (Verbania, 1978)
Storica e teorica dell'arte, si occupa di cultura del progetto e delle relazioni tra produzione artistica e habitus culturale e attualmente insegna presso l’Università di Ferrara come docente incaricato per gli insegnamenti di Teoria e critica del design e Storia del design. 
Ha precedentemente insegnato: Storia delle Arti applicate, Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea e Storia dell’Editoria d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze; Teorie dell’Arte e della Letteratura all’Università di Siena. 
Ha vinto il grant per il progetto In-collezione (2015) della Fondazione Giulio Paolini di Torino.
È stata borsista post-doc dell'Università di Ferrara, del Centro Internazionale di Studi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dell'Oklahoma University; è Dottore di Ricerca in Semiotica presso la Scuola Superiore Santa Chiara dell’Università di Siena. Ha collaborato con istituzioni museali e culturali tra cui: la Fondazione Centro Studi sull’Arte Ragghianti, la Radiotelevisione Svizzera, il Centro per le Arti Contemporanee Luigi Pecci di Prato, il Centro per l’Arte Contemporanea Casa Masaccio, il MuSA di Pietrasanta, la GAMC di Viareggio, la Fondazione Palazzo Strozzi, l’OAC-Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il Museo Toscano del Design, il CCA (Canadian Centre for Architecture) di Montreal.
Dal 2017 è responsabile dell’Archivio storico del Centro Studi Poltronova per il Design, delle attività editoriali, espositive e culturali ad esso connesse.
Dal novembre 2021 è membro del consiglio direttivo dell'Associazione Italiana Storici del Design.

 


 

 

Domenica 10 aprile, ore 17.00

Un UFO a Firenze
Fabrizio Violante, architetto e critico cinematografico, membro dell'Unità di Ricera PPcP - Paesaggio, Patrimonio culturale presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, presenterà in anteprima il suo nuovo film Un UFO a Firenze: Ritratto semiserio di Titti Maschietto, architetto radicale (Italia, 2022; 62’) insieme agli esponenti dello storico gruppo UFO, di cui il Centro Pecci presenta vari progetti;
Ingresso con biglietto mostra. Prenotazione consigliata cliccando qui
 
Bio 
Fabrizio Violante (Napoli, 1972)
Architetto e critico cinematografico, si interessa dei rapporti tra il cinema, l’architettura e le dinamiche urbane. Collabora a seminari e corsi universitari di Urbanistica e Sociologia Urbana e ha partecipato a progetti di ricerca di interesse nazionale sulla progettazione e la sicurezza urbana.
Autore di saggi e articoli di architettura e di cinema, è redattore di riviste di settore e dei magazine online Archphoto e Asfalto. Membro dell’Unità di Ricerca PPcP - Paesaggio, Patrimonio culturale, Progetto del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, per la quale ha curato il volume Firenze in Grande. Sguardi sulla città possibile (Edifir, 2020) che propone un articolato panorama di possibilità verso cui il capoluogo toscano dovrà orientare la governance della propria area urbana per costruirsi un futuro sostenibile.
Promuove attività culturali ed editoriali e ha partecipato, in veste di critico e giurato, a numerosi festival cinematografici. Dopo aver diretto alcuni cortometraggi, con Un UFO a Firenze inaugura un progetto di video-ritratti di personalità eccentriche legate al mondo dell’architettura e dell’arte.
 
Un UFO a Firenze. Ritratto semiserio di Titti Maschietto, architetto radicale
Ideato, diretto e montato da Fabrizio Violante

(Italia, 2022) 62’
Il documentario racconta il lungo percorso creativo di Vittorio Titti Maschietto, fondatore del gruppo di architettura radicale UFO insieme ai compagni di avventure Carlo Bachi, Lapo Binazzi, Patrizia Cammeo, Riccardo Foresi e a un nutrito gruppo di complici occasionali, unidentified object di un momento irripetibile della storia culturale fiorentina e internazionale. 
Un UFO a Firenze restituisce le memorie di una vita da inguaribile radicale con un ritmato flusso narrativo, un racconto libero ed estemporaneo come una jam session, che accompagna le parole e l’ironia senza remore dell’UFO Maschietto con materiali d’archivio e invenzioni visive, nell’idea dichiarata di proiettare lo spettatore nelle esperienze performative, nelle riappropriazioni urbane, nelle favole e nelle utopie architettoniche di un personaggio travolgente.

 


 

Domenica 1 maggio, ore 17.00

"L’unica architettura sarà la nostra vita": Superstudio Backstage

Gabriele Mastrigli, architetto e critico, docente di Teoria e Progettazione architettonica presso l’Università di Camerino, Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno, curatore della retrospettiva Superstudio 50 al Museo MAXXI di Roma e dell'antologia di Superstudio. Opere 1966-1978 (Quodlibet, 2016), rifletterà sul backstage fotografico e i principali progetti di Superstudio esposti al Centro Pecci.

 

Ingresso con biglietto mostra. Prenotazione consigliata cliccando qui

 

L'incontro con il prof. Mastrigli sarà l'evento di chiusura delle mostre Spazio Radicale e Trilogia urbana. Il ciclo di appuntamenti Centro Pecci Academy si concluderà invece con un incontro collegato alla mostra L'arte e la città. 

 

Bio

Gabriele Mastrigli (Roma, 1969)

Architetto e critico, è Professore associato di Teoria e Progettazione architettonica presso l'Università di Camerino, Scuola di Architettura e Design. 

Ha insegnato e tenuto seminari presso la Cornell University di Roma e il Berlage Institute di Rotterdam. Ha scritto e collaborato con molte riviste come Domus, Log e Lotus International. Ha pubblicato tra gli altri la raccolta di saggi di Rem Koolhaas, Junkspace (Quodlibet 2006, tradotto in francese per Payot 2011) e il lavoro archivistico completo Superstudio. Opere 1966-1978 (Quodlibet 2016, tradotto in cinese per Chongqing Yuanyang Culture & Press Ltd 2018). 

Nel 2008 è stato tra i curatori del Padiglione Italiano alla 11ª Biennale Architettura di Venezia. 

Nel 2014 è stato invitato a partecipare a Fundamentals, la mostra curata da Rem Koolhaas alla 14ª Biennale Architettura di Venezia, nella sezione Monditalia dove presenta la ricerca-installazione Superstudio. The secret life of the Continuous Monument.

Per il Museo MAXXI ha curato la mostra Holland-Italy 10 Works of Architecture (2007) e la retrospettiva Superstudio 50 che ha aperto a Roma nel 2016 e presso la Power Station of Art di Shanghai nel 2017-2018.

 


 

Domenica 8 maggio, ore 17.00
La fotografia e la città
Andrea Abati, fotografo e artista, fondatore di Dryphoto Arte contemporanea e animatore da oltre 30 anni della scena culturale pratese, introdurrà il pubblico alle relazioni tra fotografia contemporanea e ambiente urbano, così come tra la sua opera e altre fotografie esposte nel percorso tematico proposto dalla mostra L'arte e la città attraverso le collezioni del Centro Pecci.

Ingresso con biglietto mostra. Prenotazione consigliata cliccando qui

 

Le fotografie di Andrea Abati, parlano di disastri avvenuti, e di spazi intatti, di aree di scarto e di rifiuto di avanzi della modernità e di resti di antiche grandezze, ma soprattutto vi si può leggere di una pulizia dello sguardo e dei pensieri raramente riscontrabile; un atteggiamento per certi versi di primaria importanza e che la fotografia deve oggi ritrovare.” (Luigi Ghirri) 
 
Bio
Andrea Abati (Prato, 1952)
Si occupa di fotografia dalla fine degli anni Settanta. Punto di partenza del suo lavoro sono l’analisi delle trasformazioni del paesaggio architettonico industriale, l’osservazione simbolica della natura antropizzata, l’attenzione all’avvicendarsi delle genti e al mutamento del tessuto sociale della città attraverso un uso della fotografia come strumento di conoscenza e di relazione tra il sé e il mondo. Per l’artista abbandonare il concetto di opera e pensare di innescare pratiche artistiche nella sfera pubblica, può in certi momenti diventare prioritario.
Fondatore dello spazio indipendente Dryphoto a Prato, dagli anni Ottanta partecipa attivamente al dibattito culturale con mostre, seminari e incontri con importanti fotografi italiani ed europei, con l’obiettivo di far conoscere la fotografia italiana di paesaggio. Dal 2008 si occupa anche di video.
Le sue opere sono presenti nelle collezioni di MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma; Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato; MUFOCO Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino; Galleria Civica di Modena; Fondazione Malerba; CCA Canadian Centre for Architecture, Montreal; Centre national de la photographie Nord-Pas-de-Calais (F) e in altre collezioni pubbliche e private.


Centro Pecci Academy


Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Ingresso con biglietto mostra. 
Prenotazione consigliata, senza costi di prevendita, cliccando qui

vedi anche
Talk / CENTRO PECCI ACADEMY
8 maggio 2022 h 17:00—18:00
La fotografia e la città

Con Andrea Abati



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