Con Luca Cerizza e Stefano Pezzato alla presenza dell’artista
Prodotto dalla collaborazione tra quattro istituzioni museali: Centro Pecci, MAXXI, KunstMeranoArte e Parco Archeologico di Pompei a cui si aggiunge il contributo della galleria Giovanni Bonelli, Gianni Pettena: 1966-2021, a cura di Luca Cerizza ed edito da Mousse Publishing, è il primo libro che copre l’intero arco dell’attività dell’anarchitetto Gianni Pettena. Anzi, le date che delimitano la cronologia del volume, includono due opere rimaste ancora allo stato progettuale, come a dare il senso di un’attività ancora in fieri. Il volume è corredato da una serie di puntuali approfondimenti testuali, un articolato ed esaustivo apparato iconografico e bio-bibliografico.
La divisione per temi attraverso cui è strutturato il libro segue la dettagliata analisi di Cerizza e serve ad evidenziare possibili aree di ricerca ricorrenti nel lavoro dell’artista, al di là di ogni scansione cronologica e formale, mentre il lungo dialogo avvenuto a Londra tra Pettena e Hans Ulrich Obrist mischia analisi e memorie.
Come una timeline – che spazialmente attraversa l’Italia da nord a sud – il volume esprime diversi momenti della biografia umana e professionale dell’anarchitetto, che sono stati “presi in carico” e raffigurati dalle diverse istituzioni che hanno collaborato alla produzione del libro e dai diversi contributi testuali. Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato rappresenta il periodo della formazione universitaria presso la Facoltà di Architettura di Firenze, e della maturazione del linguaggio “radicale” di Pettena in quell’irripetibile contesto culturale, estremamente dinamico e prolifico. Negli anni il Centro Pecci ha, d’altronde, lavorato con continuità sulla stagione dei “Radicali”, organizzando mostre e pubblicazioni e incrementando le acquisizioni per la sua collezione, che conserva una selezione rilevante di opere di Pettena realizzate fra il 1967 e il 1978. Il testo di Stefano Pezzato, studioso di quel contesto, discute il ruolo di Pettena in questa realtà anche attraverso le mostre cui ha partecipato come artista o di cui è stato curatore.
Gianni Pettena (Bolzano, 1940, vive e lavora a Firenze) è una delle figure più rappresentative di quel contesto di ricerca, tra architettura e arte, emerso dalla Facoltà di Architettura di Firenze nella seconda metà degli anni Sessanta e che Germano Celant, nel 1971, definì “Architettura radicale”. Insieme a gruppi fiorentini come Archizoom, 9999, Superstudio, UFO e Zziggurat, e torinesi come Gruppo Strum, Pettena contribuì a espandere e ridefinire i perimetri di ciò che può essere definito “architettura”, dando un contributo fondamentale al fermento che animava, non solo in Italia, il dibattito sull’architettura e l’urbanistica di quegli anni.
Da giovedì 1 ottobre a domenica 4 ottobre il Centro Pecci proietterà nella sala bianca il film di Gianni Pettena The Pig "Carosello Italiano" realizzato nell'inverno 1967-68. Il film presenta, attraverso un montaggio veloce e ritmato di materiali girati dall'autore e di materiali d'archivio, un giudizio ideologico sulla violenza del potere e del consumismo. Le immagini dei potenti del tempo coinvolti nel genocidio del Vietnam si susseguono ai riti della società di massa. Per chi non ci sta ad essere imprigionato e indottrinato, la via di fuga è quella indicata dalla sequenza finale girata con i protagonisti del Teatro Prova di Gilberto Giuntini e Mario Pachi, in cui gli attori trovano nella ribellione e in una serie di azioni liberatorie un modo di resistere (dal catalogo 'Cinema d'artista in Toscana 1964-1980', Centro Pecci, 2004)
La rassegna che dal 2019 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica alle narrazioni letterarie del nostro tempo. Oltre ad ospitare la presentazione con cadenza mensile, il Centro ha organizzato un Festival in cui per alcuni giorni ospita alcune delle voci del panorama editoriale italiano in un programma ampio di incontri, talk, lecture, reading e interviste, adatti a tutte le età: un cartellone in cui gli autori e il pubblico si sentono accolti e ispirati dal dialogo con le opere, generando una piattaforma collettiva di confronto con autori e autrici. Per meglio leggere il presente.
Viale della Repubblica, 277, Prato
Ingresso libero
L'incontro verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e Youtube del Centro Pecci