La lotta globale contro la violenza sulla donna
In dialogo con Sara Maggi
In Italia per preparare la sua mostra personale che apre il 13 novembre al Museo Pecci Milano, Suzanne Lacy, in dialogo con la giornalista Sara Maggi, ci guida in un viaggio dentro al mondo contemporaneo, terreno e luogo in cui assistiamo a forme di razzismo sessuale, a discriminazioni sul lavoro e nella società. L’incontro è l’occasione per un confronto con l’artista, che nella sua carriera ha realizzato numerosissime iniziative per combattere la violenza sulla donna, e per comprendere la sua visione sulla situazione attuale, in un momento in cui, complice anche la crisi economica, in molte parti del mondo le conquiste femminili sembrano essere messe in discussione da casi di violenza sulle donne sempre più frequenti.
Suzanne Lacy è un’artista di Los Angeles che fin dai primi anni Settanta, ha compiuto un lavoro cruciale mescolando l’arte emergente con l’impegno sociale. La sua attività spazia infatti dalle esplorazioni del corpo alle riflessioni intime, fino alla strutturazione di grandi manifestazioni pubbliche che coinvolgono decine di artisti e migliaia di spettatori. In molti suoi lavori (video, installazioni e performance) ha affrontato argomenti che riguardavano la donna, ancora oggi drammaticamente attuali: dallo sfruttamento sessuale alla violenza, dal razzismo alla discriminazione della figura femminile nei luoghi di lavoro e nella società. Trai si suoi lavori ricordiamo Prostitution Notes (1974), in cui ha svolto un’indagine sulle prostitute e sul loro sfruttamento in alcune aree di Los Angeles, Three Weeks in May (1977) nel quale l’artista ha focalizzato l'attenzione sulle violenze sessuali contro le donne, oppure The Tatooed Skeleton (2010) per il Museo Nacional Centro Reina Sofia di Madrid, una performance che si concentrava sugli omicidi che avvengono nelle mura domestiche in Spagna.
Le grandi svolte che il mondo sta attraversando, sia sul versante sociale che su quello politico, economico e tecnologico, nella considerazione dell’arte come mezzo per comprendere – ed eventualmente cambiare – il mondo. Una serie di incontri con alcune personalità internazionali particolarmente attente ai problemi della contemporaneità, per suggerire una mappa di riferimenti sui cambiamenti globali.
Viale della Repubblica, 277, Prato
Ingresso
libero
Contatti
T. +39 0574 5317
info@centropecci.it