prorogata al 15.09.2019
un progetto di Aries, Jeremy Deller e David Sims
Il progetto Wiltshire Before Christ nasce dalla collaborazione tra l’artista Jeremy Deller, il marchio di streetwear Aries e il fotografo di moda David Sims, che hanno lavorato alla realizzazione di una mostra, di una capsule collection di abiti e di un libro partendo dalle molte suggestioni offerte dal sito preistorico più celebre e misterioso del mondo: Stonehenge, nel Wiltshire (UK), la cui parte più antica risale al 3.000 a.C.
Entrato nell’immaginario collettivo e meta del turismo di massa, Stonehenge è un luogo fondante dell’identità e della cultura britannica. Per questo era già stato oggetto di un’opera di Jeremy Deller, artista fortemente interessato ai temi della pop culture, alle manifestazioni del folklore e della cultura di massa. Nel 2012 Deller aveva realizzato infatti Sacrilege, un’installazione che riproduceva in scala 1:1 il sito archeologico sotto forma di strutture gonfiabili per il gioco dei bambini, facendolo diventare un’attrazione da luna park.
In Wiltshire Before Christ invece, Deller restituisce magia e mistero alle enormi pietre di Stonehenge, indagando, attraverso il riferimento a un simbolo dell’antichità più remota, l’attrazione esercitata da millenni sull’uomo dal misticismo e dalla simbologia pagana, e la profondità dei concetti di identità, tempo e luogo, senza però rinunciare ad accostarli alla pop culture. “Stonehenge potrebbe essere un logo tra i più famosi al mondo. La sua silhouette è più riconoscibile di qualsiasi altra cosa in Gran Bretagna, tolta forse la Regina” afferma l’artista.
Per il progetto Deller ha realizzato video, installazioni e, su stimolo di Sofia Prantera (mente creativa del marchio Aries), oggetti e capi d’abbigliamento ispirati all’archeologia, che vengono presentati in mostra come reperti di un tempo remoto, creando un corto circuito tra epoche e linguaggi. Gli scatti di David Sims, che vedono Stonehenge e Avebury come set di uno shooting di moda, riprodotti in mostra su grandi lightbox, sfumano ulteriormente i confini tra passato e presente. “È una mostra atipica, ho lavorato quasi come un set designer - dice ancora Deller - si è trattato più di creare un’atmosfera… ed è stato a tutti gli effetti un lavoro collettivo, con Sofia e David”
Attraverso un percorso espositivo immersivo, che rivela ripetuti sconfinamenti tra approcci artistici e creativi diversi, Wiltshire Before Christ mette dunque insieme arte, fotografia e moda in un progetto innovativo, di complessa definizione, che rimescola presunte gerarchie culturali fuori dai codici di quanto presentato abitualmente in un’istituzione museale.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione, una vera e propria guida dei siti neolitici della Gran Bretagna, con un’introduzione del celebre archeologo Julian Richards e le mappe aeree dei siti, insieme alle immagini di antichi manufatti locali e alle fotografie scattate da David Sims. La pubblicazione Wiltshire Before Christ è disponibile online su www.ideabooks.com, www.ariesarise.com, oltre che al Centro Pecci.
Definito dal critico scozzese Mark Brown il "pifferaio magico della cultura popolare" per la sua ricerca di carattere politico e sociale, Jeremy Deller (Londra, UK, 1966) è un artista concettuale che lavora con diversi media, come video, installazioni e musica, spesso attraverso il coinvolgimento nel processo creativo di altre persone. Tra i suoi lavori più noti, The Battle of Orgreave (2001), un re-enactment del più grande scontro tra polizia e manifestanti avvenuto durante gli scioperi dei minatori inglesi nel 1984.
Nel 2004 Deller è stato il vincitore del Turner Prize, mentre nel 2013 ha rappresentato il Regno Unito alla Biennale di Venezia con il progetto English Magic, che rifletteva sulle radici della società britannica, le persone, i miti, il folklore, la sua storia culturale e politica, intrecciando eventi dal passato, dal presente e da un futuro immaginario in una narrazione quasi psichedelica. Al Centro Pecci Deller ha già presentato, nell’ambito della rassegna Second Summer of Love, il video Everybody in The Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992 (2018).
Aries è un progetto di streetwear del duo Sofia Prantera e Fergus Purcell che unisce allusioni ai brand di moda più illustri con i movimenti anti-moda giovanili e i punti di riferimento della cultura underground, rivelando un ritorno alla sensibilità degli anni Ottanta. Sofia Prantera, italiana, formatasi al Central St Martins a metà anni Novanta, è stata candidata al 2018 British Fashion Award nella sezione British Emerging Talent Womenswear. La capsule collection di 30 pezzi WB4C, realizzata in tiratura limitata, nasce dalla collaborazione tra Aries e Jeremy Deller e sarà disponibile anche al Centro Pecci.
David Sims (Sheffield, UK, 1966) è un famoso fotografo di moda inglese. Ha collaborato con le riviste più importanti del settore come Vogue, Wmagazine, Dazed & Confused e ha seguito le campagne di numerosi brand tra cui Pepsi, Gap, Prada, Helmut Lang, Yohji Yamamoto, Levis, Louis Vuitton, Jil Sander, Hugo Boss, Rimmel, Givenchy, BCBG e Nike.
Quando
19.04 – 15.09.2019
Opening
giovedì 18 aprile
ore 18.00 - talk, Jeremy Deller e Sofia Prantera in dialogo con Cristiana Perrella
ore 19.00 - inaugurazione
Immagine di copertina: Jeremy Deller, Sofia Prantera, David Sims, Wiltshire Before Christ, 2018. © Jeremy Deller
Eventi, mostre ed iniziative in occasione del trentennale del Centro Pecci
Viale della Repubblica, 277, Prato
Quando
19.04 – 15.09.2019
Opening
giovedì 18 aprile
ore 18.00 - talk, Jeremy Deller e Sofia Prantera in dialogo con Cristiana Perrella
ore 19.00 - inaugurazione