OK,明白了!



Arte contemporanea e città fragile

 

a cura di Andrea Abati

organizzazione Dryphoto arte contemporanea

 

Conclusione sabato 16 marzo 2024 dalle ore 10:00

Incontro pubblico, presentazione delle opere e dei progetti, pranzo condiviso

PrismaLab e Circolo Curiel, Via Filzi 39/c-39/S, Prato

prenotazione obbligatoria info@dryphoto.it

www.dryphoto.it

 

 

Arte contemporanea e città fragile, a cura di Andrea Abati, artista e fondatore di Dryphoto arte contemporanea, nasce dalla pratica dell’ascolto, dalla convinzione che l’arte appartiene alla vita, dalla necessità di spazi di relazione proponendo un modello di ascolto basato sull’impossibilità di trovare un unico e corretto modo di soluzione  fino ad arrivare a superare le barriere che si sono erette nella quotidianità. La finalità di questo percorso è costruire un ecosistema delle pratiche artistiche, ambientaliste, sociali, educative, economiche, ridisegnando il quotidiano delle comunità.

Il progetto, iniziato nel 2023, vede  la sua conclusione il 16 marzo 2024 con una giornata finale presso PrismaLab e Circolo Curiel a Prato con un incontro pubblico, un pranzo condiviso e la presentazione di tutti i progetti realizzati che coinvolgono: Stefano Boccalini, Massimo Ricciardo, Gisella Curti,  ToccaUnoToccaTutti, studenti dell’IIS Carlo Livi, partecipanti ai gruppi di Salute Mentale dell’Azienda USL Toscana Centro.

Arte contemporanea e città fragile è realizzato con il sostegno di Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea2023, con il patrocinio di Comune di Prato, Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Prato, Azienda USL Toscana Centro, in collaborazione con IIS Carlo Livi, Circolo Curiel e Comitato di via delle Segherie.

 

Stefano Boccalini – artista, docente di Arte Pubblica alla NABA di Milano, direttore artistico di Ca’Mon (centro di comunità per l’arte e l’artigianato della montagna), Monno, Brescia – prosegue il lavoro nel quartiere del Macrolotto Zero iniziato nel 2023 con l’installazione permanente dell’opera  GuardareAscoltareSognare. Da molti anni la parola è protagonista del lavoro di Boccalini, una parola che si trasforma in materia e prende forma dalla sfera pubblica: per questa occasione individua nuove parole che, tessute e stampate su oggetti di uso comune,  allestiranno alcuni tavoli durante la festa di quartiere. 

 

Per l’artista Massimo Ricciardo la migrazione è uno dei fenomeni che caratterizzano la contemporaneità, ma anche un leitmotiv nella sua ricerca artistica e della sua biografia; nato a Darmstadt da genitori italiani, migrante di ritorno nella Sicilia dei tardi anni Ottanta, si trasferisce a Firenze e Potsdam per gli studi e infine approda a Torino. Per Arte contemporanea e città fragile è stato invitato a lavorare sul cibo, con incontri conviviali, per proporre anche una delle ricette che prendono spunto dalle diverse varianti delle cucine da lui incontrate.

 

Prosegue anche il lavoro di interviste alle donne del quartiere di Gisella Curti, autrice dei libri d’artista Macrolotto Zero. Prato, la città che cambia e Via delle Segherie. Prato, la città che cambia, edizione Gli Ori, con una serie di letture dal vivo di alcune pagine delle sue pubblicazioni.

 

Il gruppo di attivisti ToccaUnoToccaTutti, composto da artisti, curatori indipendenti, sindacalisti  e operatori di discipline diverse che hanno affiancato le lotte operaie degli ultimi tre anni nel distretto tessile e abbigliamento di Prato, presenta un video e un pieghevole che raccontano un progetto espositivo realizzato in alcuni spazi del centro della città di Prato.

Hanno partecipato al progetto anche gli studenti dell’IIS Carlo Livi e i partecipanti ai gruppi di Salute Mentale dell’Azienda USL Toscana Centro con una serie di riflessioni sul quartiere e la città.

 

Città Fragile è il titolo dell’incontro pubblico con Lulghennet Teklè e Serena Zarrini, rispettivamente presidenti dell’Ordine degli Architetti PPC Provincia di Prato e della Provincia di Pistoia; Daniela Poli, coordinatrice del master Città di Genere, Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale dell'Università di Firenze; Maddalena Rossi, vicepresidente del Cds Pianificazione della Città, del Territorio e del Paesaggio dell'Università di Firenze con sede al Pin di Prato; Alba Braza, storica dell’arte, ricercatrice e curatrice del progetto di arte pubblica Piazza dell’Immaginario; modera l’incontro Silvia Giagnoni, scrittrice e docente universitaria.

 

L’obiettivo di Arte contemporanea e città fragile è diffondere i linguaggi dell’arte contemporanea in luoghi e contesti non deputati, eliminare la distanza fra arte e pubblico di non addetti ai lavori, consentire alle persone di essere parte di processi di creazione condivisi di senso e di significato, costruire un racconto corale, attraverso spazi relazionali spesso non codificati e ignorati, dare spazio a modelli di produzione artistica più comunitari che attivino politiche urbanistiche e tengano conto delle differenze di genere e delle fragilità.

Sito web:

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Email:

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