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Videodrome

di David Cronenberg

FILM



27 aprile 2024 h 17:30

Centro Pecci School Cinema

con James Woods, Debbie Harry, Sonja Smits

(Canada, 1983)

durata: 87'

 

VM.14 anni

 

versione originale con sottotitoli in italiano

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informazioni

 

Spettacolo unico

sabato 27 aprile, ore 17.30 (v. or. sott. it.)

 

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Videodrome 

di David Cronenberg

 

 

Max Renn possiede una rete televisiva che cerca una sua collocazione nell'etere offrendo, come lui afferma, alla gente ciò che vuole vedere, cioè sesso e violenza. Quando un tecnico gli mostra una brevissima emissione di una sconosciuta emittente denominata Videodrome Max ne resta colpito. La violenza che vi viene mostrata è, secondo lui, simulata con grande verismo. Poter avere quei programmi sulla sua rete gli permetterebbe di avere finalmente un'audience ampia. Non sa che sta infilandosi in un tunnel di orrori che lo trasformeranno anche fisicamente.
 

L’idea nasceva dalle numerose ore notturne che avevo trascorso davanti alla televisione da bambino, quando mi capitava di vedere improvvisamente dei segnali causati da interferenze. […] Era stata quell’esperienza che mi aveva portato a immaginare un uomo che capta per caso un segnale bizzarro, estremo, violento e molto pericoloso. A causa del suo contenuto ne diventa ossessionato, cerca di rintracciarlo e si trova invischiato in un intricato mistero. […] Quando cominciai a scrivere, la storia prese improvvisamente ad alterarsi. Max aveva delle allucinazioni e gli succedevano delle cose fisiche impossibili, andavano anche oltre quelle contenute nel film. A un certo punto si rendeva conto che la sua vita non era come aveva pensato che fosse: lui stesso non era come aveva creduto di essere. Alla fine decisi di interrompere, perché la storia era così esagerata da essere troppo per un solo film. Ciò che avevo scritto mi aveva davvero sbalordito. Se intendi fare dell’arte, devi esplorare alcuni aspetti della tua vita senza riferimenti a istanze o a posizioni politiche. Con Videodrome ho voluto suggerire la possibilità che un uomo sottoposto a immagini violente cominci ad avere delle allucinazioni. Ho voluto sperimentare cosa succederebbe se accadesse davvero quello che i censori sostengono. Come sarebbe? Dove porterebbe?
(David Croneneberg)

Videodrome è a tutti gli effetti il ‘manifesto’ del cinema di Cronenberg: un film paradigmatico, pluristratificato e scioccante. Sconvolgente come un’allucinazione, lucido e denso come un saggio teorico sul mondo mass-mediale in cui ci è dato di vivere. Raramente il cinema ha portato così in profondità la riflessione su se stesso, sul proprio senso, sul suo rapporto con gli altri media e con il corpo degli spettatori. […] Cronenberg riflette sull’intossicazione iconica derivata dal consumo di immagini televisive e sulle modificazioni fisiche e antropologiche che la diffusione della Tv sta apportando all’apparato percettivo umano. Videodrome ha cioè la forma inquietante di un’interrogazione problematica sulla natura riproduttiva delle immagini e sul rapporto di ambivalente fascinazione e repulsione che l’occhio umano prova di fronte ai propri sogni e ai propri incubi reificati e incessantemente riprodotti sullo schermo della Tv”. Gianni Canova




Dove
Cinema - Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato 


Spettacolo unico

27 aprile, ore 17.30 vos

 

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