Panorama (1996-1997) entrata in collezione per il decennale di attività del Centro Pecci, nel 1998, e successivamente acquisita a titolo definitivo dagli Amici del Museo Pecci.
Al centro della parete d'ingresso al secondo piano del Palazzo della Carovana una cornice racchiude la riproduzione fotografica, letterale, di un paesaggio accartocciato e ridotto a macchia informe. Dentro e intorno alla cornice sono tracciate a matita altre possibili inquadrature che fanno eco al quadro centrale fino ad occupare tutta la superficie disponibile, riportando alcuni frammenti dell'immagine principale sparsi come in seguito a un Big Bang della rappresentazione. Il titolo dell'opera, Panorama, si riferisce tanto al soggetto della raffigurazione quanto al disegno che si espande virtualmente all'infinito, in forma appunto panoramica. L'esplosione o dispersione dell'inquadratura allude alla gabbia prospettica, che consente a Paolini di abbandonare il ruolo di autore per affidarsi a quello dell'osservatore, dal cui punto di vista sarà messa a fuoco l'immagine, ricreato potenzialmente quello che l'artista considera oggettivamente come "lo spazio dell'immagine": la visione di un Panorama o di infinite altre rappresentazioni possibili.
riproduzione fotografica accartocciata, matita e collage a parete,
cornice cm 123x163, misure complessive dell’installazione variabili
Comodato dell’Associazione Amici del Museo Pecci