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17.01.25 | e se ci entrassi dentro?

Centro Pecci Night

CENTRO PECCI NIGHT / E SE CI ENTRASSI DENTRO?



17 gennaio 2025 h 19:00—23:59

Venerdì 17 gennaio, dalle ore 19.00 alle ore 24.00, il Centro  Pecci presenta il primo appuntamento della stagione 2025 di Centro Pecci Night, la serata di apertura straordinaria in cui sono visitabili tutte le mostre in corso arricchita da e se ci entrassi dentro?, il programma di incontri, performance e musica sperimentale realizzato in collaborazione con Kinkaleri, NUB Project Space e OOH-sounds.

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informazioni

Centro Pecci Night

e se ci entrassi dentro?

 

 

Venerdì 17 gennaio 2025

h 19.00-24.00

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato

 

 

Le notti al Centro Pecci continuano, una volta al mese, lungo tutto il 2025. Le prossime date saranno 14 febbraio, 14 marzo, 11 aprile e 9 maggio. Numerose sono le artiste e gli artisti coinvolti nel nuovo anno: Ginevra Panzetti/Enrico Ticconi, Harry Górski-Brown, Alessandro Sciarroni, Asuna, Felicia Atkinson, Limpe Fuchs, Katerina Andreou, Jacopo Jenna e molti altri.

 

La serata del 17 gennaio si apre alle ore 19 presso il Cinema del Centro Pecci con la presentazione del volume VISIO – Moving Images in Europe since the 2010s, a cura di Leonardo Bigazzi, che raccoglie l’esperienza dell’omonimo programma di ricerca e produzione dedicato ai linguaggi dell’immagine in movimento (ingresso gratuito alla presentazione del volume). Segue dalle ore 20 la proiezione di una selezione di opere di artiste e artisti recipienti di VISIO Production Fund, nato dalla collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione In Between Art Film, FRAC Bretagne e con il supporto di Human Company.  La proiezione presenta le opere di Simon Liu, Gerard Ortín Castellví, Yuyan Wang e Maryam Tafakory, che entrano fare parte delle collezioni permanenti delle istituzioni che hanno sostenuto il progetto. La proiezione continuerà in loop durante tutta la durata di Centro Pecci Night. Scopri le opere video vincitrici

 

Il programma di live, diffuso negli spazi del Centro Pecci, ha inizio alle ore 21.30 con la performance AeReA di Panzetti / Ticconi, a cura di Kinkaleri nell’ambito di Body To Be. La performance è la prima parte di un dittico che il duo artistico composto da Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi ha dedicato alla bandiera, oggetto sin dal principio impiegato per manifestare appartenenza e separazione. Una partitura di svelamenti che evoca una stretta quanto antica fratellanza tra due oggetti tessili, bandiera e sudario.

Conclude la serata alle ore 22.30 il live a cura di Nub Project Space e OOH-sounds di Harry Górski-Brown, artista basato a Glasgow che esplora nella sua pratica la musica tradizionale gaelica, reinterpretandola in chiave contemporanea attraverso processi di improvvisazione elettronica. Gorsky-Brown presenta al Centro Pecci la performance Big Pipes Noise Set, un flusso sonoro immersivo in cui l’artista trasforma il suono della tradizionale cornamusa scozzese, tra approcci classici e non-convenzionali allo strumento.

 

e se ci entrassi dentro? è un invito alla scoperta della sperimentalità e del contemporaneo, che nasce con la volontà di sviluppare connessioni e indagare il rapporto tra corpo, suono, spazio e opera d’arte. Un’opportunità di vivere in modo unico il Centro Pecci, cassa di risonanza delle più rilevanti ricerche artistiche internazionali, aperta al territorio e alle sue realtà culturali per costruire uno spazio della comunità da vivere attraverso i molteplici linguaggi dell’arte.


Ingresso con biglietto mostre, inclusi screening, concerti e performance: 

intero 10€ / ridotto 7€ 

 


 

 

PROGRAMMA 17 GENNAIO 2025

 

  • h 19.00-24.00 | Apertura straordinaria mostre 

 

  • h 19.00-20.00 | Cinema Centro Pecci

Presentazione: VISIO – Moving Images in Europe since the 2010s

 

Intervengono per i saluti istituzionali Elena Pianea, Direttrice Beni, Istituzioni, Attività culturali e sport della Regione Toscana, e Silvia Lucchesi, Direttrice Lo schermo dell’arte. Segue la conversazione tra Leonardo Bigazzi, fondatore di VISIO e curatore del volume, e Stefano Collicelli Cagol, direttore Centro Pecci Prato.

 

VISIO – Moving Images in Europe since the 2010s (Lenz Press, 2024) è un libro che nasce dal desiderio di contribuire al dibattito internazionale sulle immagini in movimento e disseminare i risultati di oltre un decennio di ricerca e conversazioni. Curato da Leonardo Bigazzi, il libro riunisce visioni, esperienze e metodologie critiche interdisciplinari che sono state fondamentali per lo sviluppo del linguaggio delle immagini in movimento dal 2010. Nuovi saggi e conversazioni riflettono sulle radicali trasformazioni tecnologiche e formali nelle opere della generazione di artisti nativi digitali, intercettando i processi condivisi sviluppati durante le prime dodici edizioni di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images, un progetto di ricerca, produzione e residenza promosso e organizzato da Lo schermo dell’arte a Firenze. Il libro presenta contributi originali di ventitré autori che hanno partecipato al programma nel corso degli anni e una vasta sezione d’archivio delle prime dodici edizioni del programma e dei nove progetti espositivi organizzati a Firenze. L'ingresso alla presentazione del volume è gratuito.

 

  • h 20.00-23.30 | Cinema Centro Pecci

Rassegna VISIO Production Fund

 

La proiezione presenta una selezione di opere di artiste e artisti recipienti di VISIO Production Fund, il fondo di produzione nato dalla collaborazione con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato), Fondazione In Between Art Film (Roma) e FRAC Bretagne (Rennes), oltre al sostegno di Human Company.  La proiezione presenta le opere di Simon Liu, Gerard Ortín Castellví, Yuyan Wang e Maryam Tafakory, che grazie al fondo sono entrate a fare parte delle collezioni permanenti delle istituzioni sostenitrici. La rassegna viene proiettata in loop durante tutta la serata ed è inclusa nel prezzo del biglietto alla Centro Pecci Night. Scopri le opere video

 

Proiezioni:

Simon Liu, Single File, 2023

Gerard Ortín Castellví, Bliss Point, 2023

Yuyan Wang, Look On the Bright Side, 2023

Maryam Tafakory, Razeh-del, 2024

 

  • h 21.30 | Sala Grande

Panzetti / Ticconi, AeReA

a cura di Kinkaleri, nell’ambito di Body To Be

 

progetto vincitore di Premio Hermès Danza Triennale Milano! di e con Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi, suono Demetrio Castellucci luci Annegret Schalke costumi Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi insegnante di bandiera Carlo Lobin a cura tecnica Paolo Tizianel, Michele Piazzi tour manager Aurélie Martin production management VAN realizzato con il sostegno di Premio Hermès Danza Triennale Milano

 

AeReA è la prima parte di un dittico che si articola attorno ad un oggetto sin dal principio impiegato per manifestare appartenenza e separazione, marcando il distinguo tra un ipotetico noi da loro. La bandiera. In costante prossimità, come facenti parte di un’unica anatomia, umani e bandiere compaiono da un fitto buio, lasciando solo a loro la possibilità di manifestarsi in immagini. Le bandiere di un grigio argenteo, si presentano ripulite da stemmi, simboli, sino a raggiungere la loro essenza plastica. Un punto zero privo di connotazioni in cui tutto può emergere, cominciare o sparire. Come appartenenti ad un passato prossimo o remoto, figure fantasmatiche prendono corpo in una partitura di svelamenti, evocando una stretta quanto antica fratellanza tra due oggetti tessili, bandiera e sudario. Il titolo fa riferimento a due parole che graficamente sovrapponibili possono emergere da un unico vocabolo: ARA -AEREA. La prima allude al luogo, che nell’antichità veniva deputato al sacrificio, qui inteso come meccanismo generatore di morte, inflitta in dono a chi veniva riconosciuto il potere più alto. La seconda indica la qualità fisica dell’oggetto bandiera che si dichiara, nella sua maggior espressione di potere una volta che si estende, librandosi in aria.

 

  • h 22.30 | Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci

Harry Górski-Brown

a cura di OOH-sounds e NUB Project Space

 

Harry Górski-Brown è un artista che vive e lavora a Glasgow. La sua pratica esplora la musica tradizionale gaelica, reinterpretando in chiave contemporanea brani classici attraverso processi elettronici in real-time. 

L’artista porterà negli spazi del Centro Pecci il suo nuovo lavoro Big Pipes Noise Set, presentato in occasione di Unsound Cracovia 2024, tutto dedicato alla Great Highland Bagpipe. In un flusso di continuità fra approccio classico e non-convenzionale allo strumento, i suoni di questa tradizionale cornamusa scozzese vengono processati, stretchati e destrutturati in texture sonore immersive. Il suo album più recente, Durt Dronemaker After Dreamboats, pubblicato dall'etichetta GLARC, reinventa il canone scozzese fra voci processate (cantate in lingua gaelica) e droni sospesi e stranianti.

 

 


 

BIOGRAFIE

 

KLM/Kinkaleri opera fra sperimentazione teatrale, ricerca sul movimento, performance, installazioni, allestimenti, materiali sonori, cercando un linguaggio non sulla base di uno stile ma direttamente nell’evidenza di un oggetto. “Body To Be” è il progetto di Kinkaleri dedicato alla performance contemporanea. Al centro delle riflessioni rimane il corpo come luogo politico, un campo d’indagine dove esplodono le contraddizioni della complessa relazione tra individui, ambiente, economia, ecologia, struttura sociale.

 

OOH-sounds [over our heads] è un’etichetta discografica indipendente dedicata alla musica elettronica, alla creazione di eventi culturali e al perseguimento dell'interdipendenza come progetto sostenibile.

 

NUB Project Space propone uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, della musica sperimentale e della ricerca sonora, con una particolare attenzione ai linguaggi fuori formato. 

 

Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Approfondendo tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingono ad immaginari antichi costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità.  Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci. Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Center for Dance (HZT), Ginevra arte Intermediale presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB). Con il loro lavoro coreografico HARLEKING (2018) ottengono diversi riconoscimenti internazionali, oltre ai più importanti festival internazionali, è stato presentato alla piattaforma europea AEROWAVES Twenty 19, alla New Italian Dance (NID) Platform e alla Tanzplattform Deutschland 2020. Nel 2019 vincono con la performance site-specific JARDIN / ARSENALE il premio Arte Laguna 13 nella sezione performance e videoarte, la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano con il quale realizzano AeReA, il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e vengono nominati “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz. Il lavoro filmico Silver Veiled è stato commissionato dal Dublin Dance Festival e presentato al Torino Film Festival, seguito da una serie di proiezioni nei festival cinematografici di tutto il mondo.

 

Harry Górski-Brown è un musicista e artista audiovisivo con base a Glasgow, in Scozia. Originario di Stirling, ha studiato violino al Royal Conservatoire of Scotland, concentrandosi in particolare sull'esecuzione di musica classica contemporanea e componendo lui stesso con particolare interesse per la musica elettroacustica. Cresciuto imparando a parlare e cantare in gaelico, oltre a suonare musica tradizionale con cornamuse e violino, crea musica e arte ispirandosi a queste forme, arricchendo il suo approccio con tecniche di esecuzione contemporanea. Ha lavorato come performer e compositore per vari progetti collaborando con altri creativi in tutta la Scozia. Attualmente si esibisce regolarmente con il sassofonista delle Shetland Norman Willmore e la cantante scozzese Quinie, suonando le small pipes e il violino. Tra i suoi progetti personali figurano Josiah & Ludwig, un duo iniziato nel 2016 con il chitarrista Andrew Herrington, che crea musica originale basata su forme e racconti tradizionali e folkloristici. Sono stati nominati ai BBC Radio 2 Folk Awards nel 2018 e stanno lavorando a un album di prossima uscita. Noise Pocket è un duo pop sperimentale formato con il paroliere Patrick Shand, per il quale produce musica e video. HGB crea opere proprie utilizzando tecniche elettroacustiche e audiovisive, tra le sue esibizioni recenti più significative figurano una performance solista a Sonica del suo film I.Been a badboy:- cut me loose_, una partecipazione alla Battle of the Bands di nonclassical sotto lo pseudonimo FRIENDLY BOOTS, e concerti con Quinie a Counterflows e An Tobar sull'isola di Mull.  Tra i progetti futuri figura un album di canzoni in gaelico per l'etichetta di Glasgow GLARC e una nuova commissione con l'artista francese Annabelle Playe, commissionata da Cryptic e supportata da Diaphonique a Glasgow, che includerà cornamuse e sintetizzatori.

 

Simon Liu (nato nel 1987, Hong Kong) è un artista e filmmaker il cui lavoro si concentra sui paesaggi psicologici e sociopolitici in rapida evoluzione della sua terra natale, Hong Kong, attraverso l'astrazione materica, la storia speculativa e la sovversione delle pratiche del cinema documentaristico. Realizza cortometraggi, installazioni video multi-canale e performance con proiezioni in 16mm. Le sue opere sono state esposte e proiettate a livello internazionale, incluse mostre e festival come: Whitney Biennial 2024 (New York), MoMA (New York), MOCA (Los Angeles), SFMoMA (San Francisco), The Shed (New York), Tai Kwun Contemporary (Hong Kong), Museum of the Moving Image (New York), Moderna Museet (Stoccolma). Ha partecipato a festival come Toronto, New York, Berlino, Rotterdam, CPH:DOX (Copenaghen). Recentemente, il M+ Museum (Hong Kong) e il MoMA (New York) hanno acquisito la sua proiezione quadrupla in 16mm *Highview* e altre opere recenti per le loro collezioni permanenti.

 

Maryam Tafakory (nata nel 1987, Iran) lavora con film e performance, creando collage testuali e filmici che intrecciano poesia, documentario e materiale d'archivio. Le sue mostre e proiezioni personali includono, tra le altre: Museum of Modern Art (New York), BOZAR (Bruxelles), National Gallery of Art (Washington DC), Academy Museum (Los Angeles), Museum of the Moving Image (New York), Filmoteca de Catalunya (Barcellona), LUX London. Ha partecipato a eventi collettivi come: Tate Modern (Londra), Cannes Directors’ Fortnight, New York Film Festival, Locarno Film Festival, Toronto International Film Festival, Villa Medici (Roma), HKW Berlino. Ha ricevuto premi tra cui il Gold Hugo al 58° Chicago International Film Festival e il Tiger Short Award al 51° Rotterdam IFF.

 

Yuyan Wang (nata nel 1989, Cina) è una regista e video artista. I suoi lavori utilizzano materiali riciclati dall'ambito industriale della produzione di immagini, tracciandone le mutazioni e la proliferazione all'interno di strutture e rappresentazioni digitali. Wang ha completato i suoi studi presso l'École des Beaux-Arts di Parigi nel 2016 e successivamente al Le Fresnoy - Studio National des Arts Contemporains nel 2022. Le sue opere sono state presentate al Tate Modern (Londra), Palais de Tokyo (Parigi), UCCA Pechino, alla 12a Biennale di Berlino e a vari festival, tra cui Berlinale International Film Festival, International Film Festival Rotterdam, MoMA Doc Fortnight (New York) e CPH:DOX (Copenaghen), ricevendo numerosi riconoscimenti.

 

Gerard Ortín Castellví (nato nel 1988, Spagna) è un artista, regista e ricercatore attualmente dottorando presso la Goldsmiths University di Londra, con una borsa di studio AHRC. La sua pratica si concentra sulla relazione tra immagini in movimento e le tecnologie ed ecologie del cibo nel contesto delle attuali trasformazioni ambientali. Le sue opere sono state esposte a livello internazionale presso la Whitechapel Gallery (Londra), la Fundació Joan Miró (Barcellona), lo Stedelijk Museum (Amsterdam). I suoi lavori sono stati proiettati al Tate Modern (Londra), Centre Georges Pompidou (Parigi) e in festival come Berlinale (Berlino), Visions du Réel (Nyon), Cinéma du Réel (Parigi).


e se ci entrassi dentro?

Un invito alla scoperta della sperimentalità e del contemporaneo, che nasce con la volontà di sviluppare connessioni e indagare il rapporto tra corpo, suono, spazio e opera d’arte. Un’opportunità di vivere il museo in modo originale, un programma di notti al Centro Pecci a cadenza mensile che si arricchiranno nel tempo di eventi e collaborazioni.



Dove
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato


Ingresso con biglietto mostre, inclusi concerti e performance: 

intero 10€ / ridotto 7€ 



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