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Le favolose di Roberta Torre

Incontri con l'Autore

FILM / PEZZI UNICI



7 maggio 2023 h 19:30

con Porpora Marcasciano, Nicole De Leo, Sofia Mehiel, Veet Sandeh, Mizia Ciulini

(Italia-Francia, 2022) 74' 

 

Una collaborazione con Arcigay Prato Pistoia L'Asterisco, con il patrocinio del Comune di Prato.

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Spettacolo

domenica 7 maggio, ore 19.30 

 

Porpora Marcasciano insieme alla regista Roberta Torre presenta il film-documentario Le favolose, segue proiezione.

 

Una collaborazione con Arcigay Prato Pistoia L'Asterisco, con il patrocinio del Comune di Prato.

 

Cinque donne si godono il sole sbattendo gioiosamente i piedi in una mini piscina di gomma. Sono trans che hanno finalmente trovato la loro identità mentre scorrono le incantevoli note di Oiseau Savage di Dom La Nena. E’ l’incipit dell’ultimo lavoro di Roberta Torre (5 anni da Riccardo va all’inferno), un documentario che mescola realtà e finzione narrando frammenti di vite al margine. Porpora e Nicole decidono, dopo il ritrovamento di una lettera dello loro amica defunta Antonia, di convocare altre tre amiche per organizzare una seduta spiritica ed evocarne lo spirito. Sarà l’occasione per confrontarsi, risolvere dei conti in sospeso e ridare dignità a chi, anche nel momento del trapasso, è stata negata una adeguata vestizione.


Utilizzando frammenti di super 8, inserti in bianco e nero, interviste, filmini amatoriali e una ottima colonna sonora, Roberta Torre ci porta dentro l’universo trans intersecando dolori e sofferenze, umiliazioni e violenze, bisogno d’amore e di accettazione. Quello che traspare è un grandissimo coraggio che spezza le catene di genere ottenendo finalmente la autonomia decisionale sul proprio corpo. Se è vero come dice Alfonso Gatto che “alla morte bisogna arrivarci vivi”, è altrettanto vero che queste anziane donne sono sopravvissute agli stupri, alla tossico dipendenza, alle maldicenze, all’isolamento sociale, alle ipocrisie di una società bigotta che le ha usate e poi gettate vie. Tra il delirio e il dramma, Porpora e le sue compagne hanno scelto sempre lo spettacolo senza indossare maschere e affermando la propria verità.

 

La musica di Bach (Courante suite 4 movimento 3) suonata dal violoncello di Peter Gregson accompagna le donne attraverso i ricordi di un passato glorioso: l’armadio in cui le 5 si cambiavano i vestiti era una astronave che faceva viaggiare attraverso le epoche. L’immagine di Antonia con il suo elegantissimo vestito verde ritorna intatta vincendo la polvere del tempo: i cuori infranti al telefono con le solite promesse mai mantenute, i pianti inconsolabili e le risate alcoliche, i soldi della prostituzione, i clienti ricchi che lasciavano in eredità case, le feste innaffiate di champagne, ore piccole: in quelle mura rimbalza ancora la eco di una esistenza vissuta al massimo, bruciando la candela da entrambi i lati. La fotografia esalta i colori nelle scene del presente e assume delle tonalità opache e granulari mentre le memorie si affollano e gli anni scorrono via come granelli di clessidra troppo veloci.


Due scene sono particolarmente riuscite: quella del fantasma di Antonia che viene finalmente rivestita con stupendi abiti femminili sempre sulle note di Oiseau Savage e il finale con la sequenza di fotografie commentate da Annarella dei CCCP-Fedeli alla Linea. Le parole della canzone sono un inno di libertà ultra genere: “lasciami qui lasciami stare lasciami così/non dire una parola che non sia d’amore/per me per la mia vita che è tutto ciò che ho/ è tutto quello che io ho e non è ancora finita”. (Fabio Fulfaro, sentieriselvaggi.it)

 


 

PORPORA MARCASCIANO

 

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Porpora Marcasciano è la presidente onoraria del Mit – Movimento Identità Trans di Bologna di cui è stata fondatrice e attivista. Dagli anni Settanta è militante nei contesti dell’attivismo Lgbtqi, nonché figura storica del Movimento trans italiano e del “primo” Mit (Movimento italiano transessuale). Porpora più di chiunque ha fatto della propria vita un atto politico. La sua dimensione da persona transgender è una dimensione politica, rivendicando la fluidità come identità.

 

(da un'intervista a Porpora Marcasciano)

 


 

ROBERTA TORRE

 

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Roberta Torre, regista e autrice di cinema e teatro, è una delle artiste più eclettiche del panorama italiano.

Il suo esordio nel cinema nel 1997 è Tano da morire, il primo musical sulla mafia e fa il giro del mondo. L'eco dei protagonisti della Vucciria arriva fino in Cina, passando per l'altra metà del globo. Ancora oggi film di culto e riferimento nel genere. Torna al musical con Sud Side Story per poi cambiare completamente genere con Angela (2002), un melò accolto con grande entusiasmo alla Quinzaine di Cannes.


Nata a Milano, Roberta Torre si fa adottare dalla Sicilia che vive e racconta per anni nei suoi lavori. Per poi lasciarla e passare ad altre narrazioni: il noir dell’anima Mare nero o la rivisitazione in chiave musicale del dramma shakespeariano Riccardo va all'inferno. ( 2017) I suoi ultimi film sono Le Favolose (2022) storia di sette amiche trans che si ritrovano per fare una seduta spiritica durante la quale rivestire con abiti femminili la loro amica Antonia sepolta dalla famiglia vestita da uomo presentato alle Notti Veneziane Giornate degli Autori Venezia 79, selezionato come unico film italiano al Tokyo Film Festival 2022, vincitore dell’IDFA FILM FESTIVAL di Amsterdam come Best Directing e Mi fanno male i Capelli , ( 2023) attualmente in postproduzione , con Alba Rorwacher e Filippo Timi.

 

I suoi film partecipano ai più importanti festival internazionali, da Cannes a Venezia, dal Sundance Film Festival a Berlino, e in Italia hanno riconoscimenti con i David di Donatello e i Nastri d’Argento. Al cinema unisce la sua parallela passione per il teatro: dagli Uccelli al Teatro Greco di Siracusa, a Lunaria per Taormina Arte, da Trash the Dress - Studio per Medea a Insanamente Riccardo Terzo al Piccolo Teatro Studio di Milano, da Aida al Biondo Stabile di Palermo a Il colore è una variabile dell’Infinito, prodotto da CRT Milano con Triennale Design Museum.


Nel 2022 esce il suo primo romanzo Strana Carne per Fandangolibri

 

Dal sito web di Roberta Torre: www.robertatorre.com


Pezzi Unici

La differenza come unicità, il cinema come linguaggio contemporaneo.

Centro Pecci Cinema è lieto di presentare la rassegna Pezzi Unici, una collaborazione con Arcigay Prato e Pistoia.



Dove
Cinema - Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci

Viale della Repubblica, 277, Prato 


Spettacolo

7 maggio, ore 19.30

 

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