L’umanità divisa - Bong Joon-ho: il nuovo fenomeno del Cinema asiatico
Nel mondo del Cinema è scoppiato il caso Bong Joon-ho, il regista sudcoreano che con il suo Parasite in pochi mesi ha saputo vincere la Palma d’Oro al Festival di Cannes e i più importanti Oscar 2020: Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Film Straniero. Si tratta della prima volta nella storia che l’Academy conferisce il premio come Miglior Film ad un’opera straniera. Parasite è un film straordinario, ma è soltanto l’ultimo di sette lungometraggi con i quali il regista asiatico si è affermato da qualche anno come uno dei nuovi maestri del Cinema internazionale e Centro Pecci Cinema ha voluto organizzare un focus su questo autore, dedicandogli una retrospettiva ed una lezione di approfondimento di un esperto.
Parasite è già stato programmato al Pecci per un paio di settimane, alla sua uscita nelle sale italiane a novembre, oltre ad averlo riproposto nella rassegna “Centro Pecci Cinema Top 5 - 2019” (non escludiamo qualche altra replica, però), quindi ci concentreremo sugli altri tre lungometraggi, ovvero Memories of Murder (2003) e Mother (2009), finalmente nelle sale italiane rispettivamente dal 13 febbraio e dal 12 marzo, e Snowpiercer (2013), unico film di Bong uscito al cinema in Italia prima di Parasite, nel febbraio 2014, e già passato dal Pecci qualche anno fa.
I film in programmazione:
dal 13 febbraio
Memories of murder - Salinui chueok (Corea del Sud, 2003; 129’; v.o. sott.it e vers.it)
dal 27 febbraio
Snowpiercer - Seolguk-yeolcha (Corea del Sud-Francia, 2013; 126’; v.o. sott.it)
rimandato a data da destinarsi
Mother- Madeo (Corea del Sud, 2009; 128’; v.o. sott.it e vers.it)
Viale della Repubblica, 277, Prato