Il progetto del Comune di Carrara, a cura di Alessandro Romanini, prende origine dall’inserimento della proposta di Orticanoodles per un intervento monumentale sullo Stadio dei Marmi di Carrara a celebrazione del marmo e della città, in un quadro e percorso più ampio per affrontare la questione dell’arte pubblica oggi a 360°, portando gli studenti a riflettere sulle immagini, la storia dell’arte, il marmo, il lavoro degli artisti, le tendenze dell’arte pubblica e l’apporto del digitale nella progettazione e produzione di un’opera.
Orticanoodles è un affermato collettivo artistico che ha saputo coniugare la tradizione artistica rinascimentale dell’affresco a spolvero con le tecniche degli stencil e il linguaggio potente ed evocatore della street art; nei suoi lavori le immagini si combinano con il lettering e le campiture di colore a potenziare il messaggio dell’opera e le sue componenti estetiche. Il collettivo ha svolto un ruolo pionieristico nella street art italiana, perseguendo strategie che hanno portato la “street culture” da un ruolo militante oppositivo all’ideazione delle più interessanti creazioni espressive per spazi pubblici e privati, dando vita a sinergie originali che riuniscono la finalità promozionale con quella educativa e di recupero di spazi interstiziali urbani con un forte coefficiente partecipativo.
Il progetto Stadio “dei Marmi” si pone come una celebrazione del materiale e del territorio da cui ha origine, attraverso la proposta in chiave metonimica delle immagini degli artisti che l’hanno reso famoso nel mondo, a rappresentare tutti i capolavori e le generazioni di autori che si sono succedute nei secoli e ancora ricorrono a Carrara per scegliere il marmo delle loro opere. È al tempo stesso un’operazione di inclusione e disseminazione culturale, che porta l’arte ad un pubblico più vasto, innescando nuove dinamiche di fruizione e riflessione e di acquisizione di consapevolezza. La cifra espressiva della street art esplicita perfettamente questi valori in una forma estetica portatrice di un messaggio universalmente decifrabile, in linea con la dimensione socio-relazionale dell’arte e del luogo.
Il lavoro di Orticanoodles tiene conto delle profonde radici storiche e sociologiche del territorio e abbina alla sua natura estetica una dimensione etica, di riappropriazione collettiva dei “marmi” celebri, presi ad orgoglioso simbolo del territorio e della comunità locale, e una dimensione di promozione turistico-culturale e di intercettazione di nuovi pubblici.
Il progetto prevedeva originariamente che gli studenti del Liceo Artistico A. Gentileschi beneficiassero di un percorso formativo street art e arte pubblica e partecipassero al cantiere esecutivo, dato che l’input ricevuto -non solo dalle linee guida della Regione per il bando ma dagli accadimenti del 2020 che hanno modificato le nostre abitudini lavorative e ci hanno spinto a confrontarci con gli strumenti esistenti - ci imponeva di declinare il progetto in una versione “smaterializzata”, digitale, abbiamo deciso di fare della dimensione digitale un punto di forza del progetto.
Tutto il percorso didattico, gli output di progetto, e gli strumenti utilizzati per realizzarli sono stati improntati alle dinamiche digitali e fruibili dagli account di progetto su Facebook, YouTube e Sketchfab.
La didattica è stata effettuata su piattaforma Zoom mentre Facebook è stato scelto come piattaforma di interazione con gli studenti e con il pubblico interessato tramite creazione di pagina dedicata al progetto su cui sono stati caricati contenuti di approfondimento, disseminazione e promozione e a cui è stata collegata la campagna ufficiale di comunicazione.
Facebook ha assunto anche la funzione di piattaforma di relazione e dibattito e di promozione all’attività autonoma degli studenti, che hanno presentato progetti, ipotesi, bozzetti e li hanno inseriti nel flusso comunicativo, generando interazione con funzione elaborativa.
L’opera è resa in digitale con la maquette 3D dell’intervento virtuale sul muro.
Il percorso in webinar è stato strutturato come da locandina qui di seguito:
Lo staff di progetto è stato composto da figure professionali che potevano contribuire in maniera determinante a fornire un panorama esaustivo di tutte le componenti attivate da un intervento artistico nell’ambito dell’area urbana, dello spazio pubblico. Da quelle eminentemente artistiche, sia dal punto di vista della creazione espressiva che della curatela e delle dinamiche didattico-divulgative ad essa connesse.
Particolare importanza è stata rivolta alla dimensione socio-antropologica, connessa all’identità territoriale e alla stratificazione antropica dei luoghi e la conseguente modalità di fruizione da parte dei cittadini della stessa. Quindi hanno trovato ampio spazio le analisi di carattere antropologico, sociale e urbanistico-relazionali, alla stregua di quelle relative all’analisi e ai principi applicativi delle tecnologie digitali.
Un rilievo particolare è stato dato al legame esistente con Carrara e la sua tradizione artistica, questo giustifica il ruolo centrale svolto nel progetto dal fondatore del collettivo artistico Orticanoodles, milanese di adozione ma carrarese per nascita e formazione ed ex allievo proprio del Liceo Artistico per cui il percorso è stato concepito.
Scopo principale del percorso didattico partecipativo era creare uno sviluppo coerente e dall’elevato coefficiente di applicabilità alla dimensione progettuale, mantenendone la dimensione di interazione molto elevata.
In parallelo al percorso teorico, si è strutturato anche un workshop teorico pratico condotto da Orticanoodles con l’ausilio di Red Studio, azienda specializzata in strategie e applicazioni delle tecnologie digitali all’ambito architettonico, urbanistico e artistico (progettazione, produzione, conservazione e restauro). Obiettivo specifico di questa sezione era la trasmissione di capacità pratiche e inquadramento teorico nell’uso di strumenti di grafica digitale, hardware e software (Photoshop, InDesign, Illustrator) per poter progettare un’opera secondo la tecnica dell’artista (dalla selezione dell’immagine, all’elaborazione della stessa, fino alla creazione delle matrici a spolvero per l’esecuzione finale) e degli strumenti di prototipazione, grafica 3D e previsualizzazione digitale (scanner, Cloud Compare, MeshLab, Rhino).
È stato messo in evidenza in maniera esaustiva l’utilizzo degli esiti tecnici a scopo illustrativo, di previsualizzazione e stato di avanzamento del progetto e per tutte le esigenze di controllo e sviluppo da parte dei committenti pubblici e privati e come verifica del rispetto delle norme giuridiche che presiedono agli interventi pubblici.
Ogni incontro è stato registrato ed il file è disponibile attraverso il link alla piattaforma per accedere nuovamente a quei contenuti.
Gli studenti, sulla base di quanto appreso hanno lavorato anche in autonomia e insieme ai propri docenti di istituto secondo dinamiche didattiche orizzontali, riflettendo sulle tematiche affrontate e realizzando propri elaborati di soggetto coerente con quello proposto da Orticanoodles e destinati a confluire nel bozzetto finale in 3D applicato sul file della scansione del muro dello stadio (maquette output1 di progetto).
Per alcuni dei partecipanti si è trattato di apprendere ad utilizzare strumenti in alcuni casi mai utilizzati prima (per le classi dell’indirizzo figurativo) mentre agli studenti di indirizzo di studio grafico è stata offerta la possibilità di perfezionare le conoscenze e soprattutto di implementare in maniera specifica le possibilità di applicazione pratica nella realtà.
In questa fase il progetto si è incrociato in maniera con il progetto Carrara Si-Cura (co-finanziato da Comune di Carrara e Regione Toscana nell’ambito del bando “Interventi di rigenerazione e riqualificazione di spazi pubblici urbani mediante iniziative di animazione e di fruibilità degli spazi che coinvolgano attivamente la cittadinanza”) che prevede, nel contesto di una riqualificazione urbana, l’elaborazione da parte degli studenti del Liceo Artistico Gentileschi, di iniziative basate sulla creatività artistica, ispirata alla produzione michelangiolesca e all’iconografia connessa, da realizzare nei negozi sfitti del centro storico cittadino. Gli studenti hanno approfondito nel loro lavoro la ricerca sulle immagini e il contesto generale enucleato durante gli incontri con i relatori di progetto e hanno applicato alla produzione le tecniche apprese durante il workshop con Orticanoodles.
Il workshop teorico-pratico ha permesso di sviluppare in maniera partecipata il bozzetto per l’intervento sul muro dello stadio “dei marmi”, dopo aver lavorato in sinergia sulla genesi, le immagini, la dimensione semantica e le finalità socio-identitarie dell’opera.
Agli studenti è stato richiesto, sull’esempio del materiale inizialmente prodotto dallo staff, di creare contenuti per la comunicazione social, invitandoli ad un utilizzo finalizzato e ed efficace delle piattaforme social, da loro abitualmente frequentate.
Queste iniziative hanno fornito dei feedback molto positivi, in termini di apprendimento di un utilizzo con finalità divulgative e formative, aumentandone notevolmente il coinvolgimento partecipativo nel comunicare il progetto verso l’esterno in modo da sperimentare direttamente l’efficacia di una strategia di comunicazione digitale.
Output di progetto: 6 approfondimenti video tematici + video completo + maquette 3D
Video:
Ciascun relatore ha sviluppato in forma estesa e organica le tematiche affrontate nel webinar in una video-intervista, pillola video autonoma di approfondimento tematico.
L’insieme di questo materiale audiovisivo, a cui si aggiungono altri interventi tematici e materiale di archivio e prodotto ex novo, armonicamente combinati tramite l’editing video, è confluito nel video documentario completo dal titolo “Arte pubblica, sviluppo digitale e coesione sociale. Orticanoodles e lo stadio “dei Marmi”. Il video, la cui scelta registica e di montaggio ha privilegiato i risvolti formativi per fornire un feedback didattico, riproduce e rende replicabile il corso e affronta il tema generale dell’arte pubblica oggi, del monumento e della produzione artistica così rilevante per un centro come Carrara che ha nel marmo (nell’escavazione ma anche nella sua lavorazione artistica) il centro della suo tessuto produttivo e storico.
Ogni argomento e intervento è introdotto dal curatore, che ne evidenzia in maniera preventiva la valenza e gli sviluppi ai fini dell’intervento artistico urbano, creando un percorso propedeutico nel fruitore. Ogni intervento audiovisivo dei relatori è preceduto e integrato da interventi grafici che palesano identità e qualifica del relatore e circoscrivono l’ambito tematico, dirigendo immediatamente in maniera efficace l’attenzione del riguardante.
Maquette3D:
La maquette è stata realizzata partendo dalla preliminare scansione del muro dello stadio oggetto dell’intervento, integrando nel bozzetto iniziale proposto da Orticanoodles il materiale elaborato dagli studenti che hanno preso parte al workshop. Gli elaborati 2D sono stati trasposti in 3D e applicati al file del muro visualizzabile sulla piattaforma sketchFab.
La produzione di tutto questo materiale, caricato su multipiattaforma permette la replicabilità di questo corso così come la fruizione libera per gli interessati.
Scopo del progetto è infatti anche quello di generare un feedback impiegabile a fini didattici e divulgativi.
Per questo motivo il progetto è stato anche inserito nel circuito “Città creative UNESCO” di cui Carrara fa parte e il cui board ne ha riconosciuto la validità, considerandolo un format riuscito e replicabile per ulteriori fruizione e per disseminazione dei contenuti.
Il progetto ha saputo intercettare diversi elementi del vivere cittadino soprattutto quelli connessi ai parametri di identificazione civile e territoriale e della partecipazione e fruizione dello spazio pubblico, stimolando i giovani alla riflessione, commento ed elaborazione su diverse questioni generali e specifiche. Di particolare importanza quelle relative all’orgoglio per la lavorazione del marmo da parte dei più grandi artisti e quindi per il contributo fornito da Carrara alla grande storia dell’arte, espresso anche dai colori della squadra cittadina, sotto il cui vessillo le opere si dispiegano come folla festante.
Per la sua valenza e capacità di coinvolgimento, il progetto ha saputo attrarre il consenso cittadino e il sostegno della Fondazione Marmo Onlus che finanzierà l’intervento sulla parete di ingresso dello stadio così da permettere ai ragazzi di prendere parte -non appena le condizioni lo permetteranno- anche al cantiere esecutivo in modalità scuola/lavoro.
Tutto il materiale prodotto, in attesa della realizzazione dell’opera, sarà fruibile dal muro dello stadio, grazie all’installazione sullo stesso di QR code con link per la visualizzazione della maquette dell’opera e fruizione dei video.
Risultati.
- Trasmissione di competenze digitali per l’ideazione, progettazione, sviluppo, previsualizzazione e realizzazione di intervento artistico urbano
- Acquisizione conoscenze articolate ed approfondite relative alle specifiche tematiche affrontante
- Acquisizione di capacità di comunicazione finalizzata in ambito digitale
- Acquisizione di consapevolezza e identità territoriale e civica, circa il contributo cittadino alla storia dell’arte
- Acquisizione di capacità pratica di disegno ed elaborazione attraverso gli strumenti digitali (Photoshop, InDesign, Illustrator) e di competenze nell’utilizzo di software di scansione e resa 3D (CloudCompare, MeshLab, Rhino).
- Potenziamento della coscienza civica, identitaria e rafforzamento della conoscenza territoriale nei suoi aspetti storici, produttivi e artistici.
Sito web del progetto:
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