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artista

Michelangelo Pistoletto


biografia

Biella, 1933. Vive e lavora a Biella

 

L’elaborazione dei “quadri specchianti” da parte di Michelangelo Pistoletto risale agli inizi degli anni Sessanta quando, al fondo nero lucido riflettente che caratterizzava le serie di sperimentazioni pittoriche intorno al proprio autoritratto, in particolare quella intitolata Il Presente (1961), l’artista sostituisce una lastra di acciaio inox lucidata a specchio. Esposti per la prima volta nell’aprile del 1963 in occasione di una mostra personale alla galleria Galatea di Torino, i “quadri specchianti” riportano sulla loro superficie silhouettes di oggetti e di persone riprodotte fotograficamente in scala reale, decontestualizzate e isolate dal fondo neutro attraverso un procedimento realizzato inizialmente con l’applicazione di inserti di carta velina dipinta a cui subentra, a partire dal 1971, un procedimento di riporto serigrafico. Collocati ad altezza del pavimento come soglie che dilatano lo spazio reale, mettendolo in comunicazione con quello della rappresentazione, i “quadri specchianti” costituiscono dei veri e propri dispositivi spazio-temporali che si attivano al momento dell’incontro tra l’immagine data della fotografia e quelle momentaneamente accolte dal fondo. In questa prospettiva, in cui opera e spettatore “si riguardano” innescando un cortocircuito tra arte e vita, la rappresentazione varca i confini tradizionali della pittura rivoluzionando il concetto di quadro ed assumendo quelle prerogative da cui, tra il 1968 e il 1970, Pistoletto svilupperà anche l’esperienza collettiva del gruppo Lo Zoo. “I quadri specchianti non potevano vivere senza pubblico, essere prese in sé. Si creavano e ricreavano a seconda del movimento e degli interventi che riproducevano. Il passo dai quadri specchianti al teatro - tutto è teatro - mi sembra semplicemente naturale.” (Pistoletto). Protagonista del movimento dell’Arte Povera, riconosciuto a livello internazionale tra le figure di maggiore rilievo nell’ambito dell’arte e della cultura contemporanea, premiato con il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2003, Pistoletto ha esposto al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci nel 1988, alla mostra inaugurale Europa Oggi, con l’opera Divisione e moltiplicazione dello specchio (1975-87), coeva a Uomo nudo acquistata dal Centro in occasione della mostra laboratorio Habitus, dallo stesso artista con Bruno Corà e prodotta all’interno della Prima Biennale della Moda di Firenze nel 1996. Realizzata a grandezza naturale, con una nota di sottesa malizia che sembra fare leva sul voyerismo dei visitatori, l’opera proietta questi ultimi nel “quadro specchiante” in posizione virtualmente frontale a Uomo nudo, riassumendo in sé le caratteristiche della serie che ha scandito fino ad oggi l’intero percorso dell’artista. [D.V.] 

vedi anche
Corsi / A TU PER TU CON L'OPERA
26 maggio 2015 h 18:30
Michelangelo Pistoletto

Il quadro specchiante, un autoritratto del mondo

Eventi / PROLOGO A LA FINE DEL MONDO
29 settembre 2016 h 17:30
Michelangelo Pistoletto

al Museo di Storia Naturale / Zoologia La Specola di Firenze

MOSTRE
3 luglio—13 settembre 2014
ARS AEVI

in progress






Uomo nudo