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Claudia Caldarano, Sul vedere

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In occasione di Contemporanea '18 | Festival, il Centro Pecci ha ospitato nel settembre 2018 la performance di Claudia Caldarano, Sul vedere

Sul vedere si concentra sul corpo, inteso come sistema di riferimento a partire dal quale la realtà si manifesta e si espone. Una realtà che però è illusoria, allo stesso tempo familiare e sconosciuta.

Nella sua performance l’artista riflette sulla visione e in particolar modo sulla sua assenza, sulla possibilità di vedere attraverso il corpo, sugli inganni visivi che questo tipo di percezione ci propone. Nel suo solo Caldarano si relaziona al corpo come se questo fosse proiettato nello spazio inaccessibile di uno specchio, come se fosse collocato dove la stessa artista non può trovarlo: “pongo così, tra me e ‘me’, una distanza; ‘ho’ il corpo e ‘sono’ il mio corpo; posso vederlo, non tutto. Rimane una parte nascosta che ha occhi nei tessuti, attraverso cui posso immaginare”. 

 

Ideazione, coreografia, maschera Claudia Caldarano | Musica di Evelyn Glennie e Michael Brauer da album Shadow Behind the Iron Sun | Produzione mowan teatro /Nuovo Teatro delle commedie di Livorno | Sostegno alla ricerca sull’archetipo del Bifronte Virgilio Sieni/Centro Nazionale di Produzione sui linguaggi del corpo e della danza | Company Blu | Atelier delle Arti di Livorno | Comune di Firenze, Associazione Mus.e e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea.

 

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Ren Hang. Nudi | intervista a Cristiana Perrella

Ren Hang. Nudi

a cura di Cristiana Perrella

04 giugno —30 agosto 2020

 

Esplicito ma anche poetico, il lavoro dell’acclamato fotografo e poeta cinese Ren Hang (1987– 2017) è esposto per la prima volta in Italia con una selezione di 90 fotografie, accompagnate da un portfolio che documenta il backstage di uno shooting di Ren Hang nel Wienerwald nel 2015 e un’ampia sezione di libri rari sul suo lavoro. Ren Hang è noto soprattutto per la sua ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che ha per protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. Per lo più nudi, i suoi soggetti appaiono su un tetto tra i grattacieli di Pechino, in una foresta di alberi ad alto fusto, in uno stagno con fiori di loto, in una vasca da bagno tra pesci rossi che nuotano oppure in una stanza spoglia, i loro volti impassibili, le loro membra piegate in pose innaturali. Cigni, pavoni, serpenti, ciliegie, mele, fiori e piante sono utilizzati come oggetti di scena assurdi ma dal grande potere evocativo. Sebbene spesso provocatoriamente esplicite nell'esposizione di organi sessuali e nelle pose, che a volte rimandano al sadomasochismo e al feticismo, le immagini di Ren Hang risultano di difficile definizione, scottanti e allo stesso tempo pure, permeate da un senso di mistero e da un’eleganza formale tali da apparire poetiche e, per certi versi, melanconiche. I corpi dei modelli – tutti simili tra loro, esili, glabri, dalla pelle bianchissima e i capelli neri, rossetto rosso e unghie smaltate per le donne – sono trasformati in forme scultoree dove il genere non è importante. Piuttosto che suscitare desiderio, queste immagini sembrano voler rompere i tabù che circondano il corpo nudo, sfidando la morale tradizionale che ancora governa la società cinese. In Cina infatti, il concetto di nudo non è separabile da quello di pornografia e il nudo, come genere, non trova spazio nella storia dell’arte. Le fotografie di Ren Hang sono state per questo spesso censurate. “Siamo nati nudi…io fotografo solo le cose nella loro condizione più naturale” (Ren Hang).


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May 13—19, 2020
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May 07, 2020 5:30 PM—6:30 PM
/ PECCI EXTRA
May 06—13, 2020
Talks / PECCI BOOKS
April 23—22, 2020
/ PECCI EXTRA
April 08—15, 2020

  • Tatjana Lightbourn, Correlate with the grey/Correlare con il grigio, performance tenuta il 28 settembre 2019, Hymmo Art Lab, Pratovecchio, Arezzo. 

     

    Foto © Alessandra Cinquemani

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