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COORDINATE

 

 

Carico Massimo il 29 luglio 2023 ha inaugurato un nuovo progetto biennale: COORDINATE.

 

COORDINATE prevede una serie di interventi di artisti che, dal complesso dei Magazzini Generali, si diffondono nell'area urbana circostante in dialogo con la città e il mondo.

Ispirandosi a quel laboratorio sociale ed economico che la Costituzione Livornina attiva e su cui si fonda la città di Livorno, si vuole creare una topografia di pratiche artistiche volta a delineare percorsi urbani, derive, narrative autonome, in un territorio da riqualificare. Ogni intervento artistico corrisponde ad un punto nello spazio da cui ha origine un luogo, una storia, un messaggio, una visione.

COORDINATE è l’incipit di un nuovo capitolo che ha come protagonisti i Magazzini Generali, dove ha sede l'associazione. Gli storici edifici, costruiti nel 1918​ nell’area portuale di Livorno come depositi per le merci in arrivo e partenza dal porto, oggi si ridefiniscono con una nuova destinazione d’uso, a base culturale.

 

Sull’esperienza maturata da Carico Massimo, in connubio con Magazzini Generali spa e il Comune di Livorno, si recuperano altri spazi all’interno del complesso. Nasce MG 48°50° un polo di culture contemporanee diretto da Juan Pablo Macías e Alessandra Poggianti. 

 

La nuova visual identity è stata studiata da Brice Delarue (studio zirkumflex) sulla base di una ricerca di caratteri tipografici industriali del XX secolo e riadattate all’attualità.

MG 48°50° mette insieme patrimonio materiale e immateriale, forme e contenuti, conservazione e innovazione. Lo sviluppo a base culturale riguarda tutto il complesso e prevede il riuso dei locali al fine di creare un distretto culturale, un punto di riferimento per ricerca, produzione e alta formazione artistica. 

In sinergia con Regione Toscana, Comune di Livorno e Fondazione Livorno, MG 48°50° intende creare una filiera di lavoro, un circolo virtuoso che, a partire dal territorio, lavori localmente, ma in dialogo con il mondo.

La prima coordinata è quella tracciata da Mark Titchner: dai Magazzini Generali lancia un messaggio poetico rivolto alla città. In uno spazio di passaggio, l’artista diffonde una testo che si collegata al mare e alla storia del porto franco: THROUGH SUCH STORMS, AGAINST SUCH TIDES, TOWARDS NEW SHORES / ATTRAVERSO QUESTE TEMPESTE, CONTRO OGNI MAREE, VERSO NUOVE RIVE. 


Il testo in inglese, lingua madre dell’artista, viene tradotto nelle diverse lingue parlate dalle comunità straniere più numerose che vivono a Livorno e diffuso attraverso manifesti nello spazio urbano. Le affissioni creano punti di connessione tra il fuori e il dentro, tra spazio pubblico e privato. Nel nuovo Magazzino 5 si è aperto, invece, un percorso espositivo dedicato all’artista con un programma di performance.

 

Il progetto di Titchner ha fatto da cornice ad una serie di eventi paralleli che si sono svolti in tempi e spazi diversi, si ricordano i tre “Episodi” di Fabrizio Basso con cui si è ripercorso oltre 30 anni di lavoro pionieristico e ricostruito una posizione non allineata al sistema dell’arte, orientata al dissenso, alla ricerca di una comunicazione alternativa e nuove strategie visive di informazione. 

Sempre negli spazi del Magazzino 6 sono stati ospitati workshops e “Afterhours” del festival di performance internazionale Import/Export.

La seconda coordinata è prevista per il 22, 23, 24 marzo e si intitola “Lo sguardo dal di fuori”. Un percorso psiconautico e psicogeografico di tre giorni in cui si susseguono incontri, seminari, tavole rotonde, happening, musica, mostra, screening, editoria, oltre che l’apertura di un nuovo progetto espositivo al Magazzino 5. 

 

La serie di interventi seminariali saranno incentrati su diverse tematiche, dalle piante sacre e medicinali al rito e alla scienza; dal decentramento del soggetto agli stati alterati di coscienza. Il programma è realizzato in collaborazione con l’Indicibile (Roberto dell’Orco, Cesare Pietroiusti, Iacopo Seri), un collettivo di artisti, architetti di paesaggio e performer. Gli incontri saranno accompagnati da un programma pubblico di screening e performance. 

 

Nel nuovo Magazzino 5 si inaugura una mostra dell’artista svizzero Philippe Decrauzat a cura di Jonathan Pouthier, curatore della collezione di film del Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou.