L'arte rende visibile l'invisibile: "Fiori sulla pietra: percorsi di street art fra natura, memoria e territorio" è un progetto che intende far scoprire le intime connessioni del territorio e le trasformazioni della natura. Il titolo è preso a prestito dal libro promosso dal Comune di Montemurlo Fiori sulla pietra a cura di Biagioli, Gestri, Acciai, Messina, Gramma, 2002, elaborato da esperti botanici e studiosi per documentare fiori e piante spontanee dell’Area Protetta del Monferrato. Un altro libro, non meno importante, ispira il progetto : “Le verdi perle del Monteferrato: nell’Area protetta, alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiori rari”, firmato dagli stessi autori, Casa editrice Gramma, 1999, pagg. 191.
Il duo artistico Simoncini.Tangi, suggeriscono di ispirarsi alle parole del biologo americano Edward O. Wilson, il quale afferma che per l’uomo è una necessità biologica immergersi nel mondo vegetale: “stabilire connessioni continue con l’ambiente naturale, fa parte del nostro corredo antropologico. L’uomo riconosce la natura come un luogo sicuro, perché è dentro di noi: immagini, abiti, edifici, oggetti di design ci rilassano e ci fanno stare bene se simili alle forme vegetali. Fiori, arbusti e piante del Monteferrato escono dalla campagna invadendo pareti, mura, superfici di luoghi abbandonati o in decadenza. Spazi che sembrano morti e spenti torneranno in vita e diventeranno visibili grazie ai colori, alla forza vitale della natura e dell’arte. I colori e le forme possono influenzare non solo la percezione dello spazio, il nostro umore ma anche i nostri ricordi: la luce è il nostro orologio biologico. Laddove c'è una ferita entra la luce e quindi la natura e l'arte si uniscono inscindibilmente per lenire le cicatrici fisiche e psicologiche che si sono stratificate nell'anima e nel territorio nel corso del tempo”.
La storia lascia sempre una traccia, scolpisce il territorio, l’ambiente e il subconscio delle persone che lo abitano. Oggi più che mai è il dovere dell’essere umano di comprendere bene le varie facce della storia che lo attraversano, e di capire l’importanza del proprio legame con l’ambiente che lo circonda. I maggiori sociologi, storici e antropologi oggi ce lo ribadiscono. Siamo membri di un’unica famiglia terrena, uniti gli uni agli altri dalla fragile ragnatela della vita del pianeta, (Vandana Shiva). Ogni aspetto dell’esistenza è correlato ai fattori esterni ed oggi preme la necessità di ritrovare questi legami per creare un futuro sostenibile. La nostra storia, che ci ha portati qui oggi, non deve essere dimenticata, gli sforzi dei nostri avi, i sacrifici delle loro famiglie, le guerre, la Resistenza nelle colline circostanti, le battaglie, gli amori perduti, tutto questo non può essere dimenticato ma deve ‘rivivere’ e dare un senso al nostro vivere.
La Street Art è la forma d’arte proposta per la sua forte valenza comunicativa, crea un legame affermandosi nei luoghi pubblici o privati, collocandosi nei punti strategici di passaggio maggiore di persone, oltre ad abbellire con i colori le città monocrome. La scelta della Street Art in questo progetto si propone quindi come un veicolo per tramandare dei messaggi, ha valore sociale in quanto lega la città e i suoi abitanti e migliora la qualità della vita grazie al fenomeno del turismo culturale, oltre ad avere un valore estetico importante.
FINALITÀ
Specificamente il progetto intende creare un legame attraverso opere di Street Art, che saranno collocate nella città e destinate ad abbellire e decorare edifici come case private, muri di cinta, facciate delle fabbriche e altri luoghi di passaggio strategici, tra un momento della storia (la seconda guerra mondiale, con riferimenti alla memoria, la deportazione, la resistenza) e l’ambiente naturale del territorio, coinvolgendo direttamente i cittadini.
Inoltre l’Ente fa parte dei soci fondatori del Museo della Deportazione di Figline di Prato e ha nel suo territorio il Museo della Linea Gotica Montemurlo, con esposizione di reperti di guerra e continue ricerche sugli eventi bellici della zona.
TARGET
Il target di riferimento sono in particolar modo i giovani artisti toscani, ai quali l’AC intende offrire l’opportunità di misurarsi con il mondo della street art, mettendo a disposizione mezzi e strumenti oltre che un riconoscimento con un premio finanziario e la firma dell’opera.
Il progetto artistico, coinvolgendo il territorio esterno urbano, vuole dare un messaggio non solo ai cittadini ma a tutti coloro i quali transitano a Montemurlo (per lavoro, studio, svago e turismo) sul valore dell’ambiente collegato alla memoria del territorio, due parti inscindibili e interconnesse, basato sul presupposto che spesso sono le immagini che veicolano pensieri e riflessioni, forse più del linguaggio e delle parole.
Il link nella Sezione Amministrazione Trasparente del progetto " Fiori sulla Pietra : percorsi di Street Art tra natura, memoria e territorio".
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