GIUNGLA è un festival di arte contemporanea che interroga il concetto di natura. Lo fa invitando artistə e ricercatori/rici in campi di conoscenza diversi a riflettere attorno ad una parola, che poi è un mondo. Nata nel 2020 all'interno dell'Orto botanico di Lucca, si è estesa ad altri luoghi occupando nel 2023 anche la campagna con nuove produzioni artistiche in aziende agricole, passando nel 2022 per la Turchia, dove è stata ospite della Biennale internazionale di Çanakkale come iniziativa d’arte estera.
GIUNGLA, negli anni, ha supportato la produzione di opere di Eda Sutunç, Irem Tok, LANDESCAPE, Manifesto Brutal, Guido Segni, Tatiana Villani, Luca Leggero; ha presentato il lavoro di Ariane Michel, Bertrand Dezoteux, Caroline Mesquita, Raziye Kubat, per citarne alcunə. Opere che hanno risuonato con gli interventi di Tommaso Guariento (filosofia, visual studies), Fatoumata Kebe (astronomia) e moltə altrə ricercatori in scienze umane e applicate.
Verde urbano, campagna, terzo paesaggio: la natura cambia nome come cambia rapporto con l’umano. Attraverso questa giungla di parole e significati si è sviluppato il programma del 2023, confermando la volontà di creare un contesto vivace e favorevole per la trasmissione di saperi e nuove opere fortemente legate al patrimonio di Lucca.
In questa edizione, GIUNGLA si è interrogata sull’incantamento della natura, ma anche sul disincanto; ha messo in discussione il concetto di bucolico nella sua accezione idilliaca, ci ha portato dentro e fuori la città, come un pifferaio magico, tra nuove produzioni artistiche, workshop e incontri.
Nell’azienda agricola Colle di Bordocheo, Tiphaine Calmettes ha lavorato il bambù per realizzare un’installazione che tra arti decorative e funzionalità dell’oggetto mette in evidenza il rapporto tra natura e cultura portandoci a sognare ad occhi aperti – La rêveuse rêvant d’une rêveuse rêvant. Elisa Muliere ed i Disfònia ensemble hanno interpretato le forme di piante del patrimonio dell’Orto Botanico come pattern per immagini e suoni in una composizione unitaria – mur | mur – che ha rimormorato nel sotterraneo del Baluardo S. Regolo. Protetto da un tetto di olivi dell’agriturismo Il Gobbo, Soliné ha sussurrato alle orecchie degli spettatori estratti di una storia, come un menestrello ha riportato i racconti del vento (Wind Tales) creando una scena sospesa tra realtà e fantasia. E anche il percorso visivo e gustativo di Luca Conte aka Gerolamore – Bou Kòlos – ci ha fatto pascolare al tramonto sulle colline, in un dispositivo che ha interrogato il concetto di bucolico in maniera giocosa tra cibo e mitologia.
Non meno poetico, l'etnobotanico Andrea Pieroni ci ha accompagnano lungo l'acquedotto del Nottolini, dal bosco al centro storico, per scoprire piante di qui e d’altrove in un laboratorio che evidenzia la compresenza di territori viventi diversi sullo stesso suolo. Ma una Ribellione bucolica ha scompigliato le carte, Josse Renda e Cinzia Turla con un manipolo di bambini hanno rivoluzionato l’ecosistema con un laboratorio ispirato al Barone rampante.
“Il paesaggio è un mostro” afferma Annalisa Metta nel libro omonimo a cui ci ha introdotto durante il suo seminario in collaborazione con l’Ordine degli architetti di Lucca. Lontano da una visione bucolica di un territorio vergine e incontaminato, di una natura libera dall’intervento di noi umani o di altri esseri viventi, il paesaggio è un un mostro perchè artificiale, artefatto, mediato e combinato dai progetti che animali più o meno sociali sviluppano da secoli per i loro bisogni e desideri.
A chiusura del festival, il 15 ottobre 2023, abbiamo ricordato insieme Italo Calvino – nel giorno stesso del suo compleanno – attraverso il rapporto particolare che lo scrittore ha tessuto con altri amanti di lettere ed esseri viventi. Abbiamo festeggiato con la proiezione di All’allerbaggio con Gabriella Ciancimino che ci ha riportato la voce di Libereso Guglielmi, giardiniere della famiglia Calvino, e con letture a cura dell’ass. Millimètrica.
Coda lunga di GIUNGLA, il laboratorio di drammaturgia speculativa di Josse Renda, Magiae Naturalis (Accademia dei Segreti) si svolge da dicembre 2023 a febbraio 2024 presso il Liceo Classico di Lucca, sede del Gabinetto di scienze naturali che fu parte dell’Università cittadina attiva dal 1787 al 1867. Qui gli incontri con alcune studentesse del V anno vedono gli strumenti linguistici affiancati da esplorazioni visuali, vocali, performative. Partendo dal trattato di Giambattista Della Porta sulla fitognomica delle piante, di cui un esemplare è presente nella collezione ‘Cesare Bicchi’ dell’Orto botanico, il laboratorio esplora la visione della natura del filosofo, alchimista, commediografo campano, a cavallo tra razionalità scientifica rinascimentale e magia.
con il contributo di
Regione Toscana | GiovaniSì | Toscanaincontempoanea
Comune di Lucca
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Fondazione Banca del Monte di Lucca
con il sostegno di
Institut Français Italia
Ordine degli architetti di Lucca
Farmacia Sant'Anna di Sandro Maffei
Az. agricola Colle di Bordocheo
Partner tecnici
LuccArtigiani, Bambuseto