Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente e per ricavare informazioni statistiche anonime delle visite alle pagine. Per maggiori informazioni consulta la nostra cookie policy
OK, ho capito



Provinciale 11 (P11)

 

 

Provinciale 11 (P11) è un collettivo diffuso che si muove nel settore delle arti contemporanee attraverso la curatela e la creazione di residenze, eventi, mostre, e conversazioni che riflettono sull’interrelazione di ecosistemi culturali e naturali.

P11 ha composizione multidisciplinare ed eterogenea, poiché è formata da artisti, curatori, editor e project manager che operano o provengono da diversi paesi, tra cui l’Italia, l’Inghilterra, la Svizzera, la Danimarca, l’Albania e il Cipro. I diversi profili si riuniscono a tempi alterni a Casa Vettese-Donati, nel comune di Mulazzo, un luogo d'interesse storico che è stato assunto come base dove far convergere idee e ricerche nel dialogo con il territorio della Lunigiana e con la comunità locale.

I membri fondatori dell’associazione APS Provinciale11 sono: Alberte Agerskov, Arnold Braho, Emanuele Caprioli, Oliviero Fiorenzi, Maddalena Iodice, Carolina Merlo, Ludovico Orombelli, Paola Shiamtani e Giuditta Vettese. 

Grazie al supporto di Toscanaincontemporanea2024,  il comune di Mulazzo e la Fondazione CRC, P11 sta organizzando la nuova edizione del progetto annuale Raccolti. 

Dal 2022 Raccolti accoglie attività transdisciplinari che si distribuiscono negli spazi aperti di Casa Vettese Donati, favorendo l’incontro tra il contesto locale e la comunità artistica internazionale. In questa cornice, sono state realizzate performance come Fields of Ashes (2022) di Alberte Agerskov, e L’amicizia è come un fiore, va concimata (2023) di Edoardo Caimi e Luca Boffi, progetti incentrati su pratiche relazionali e di collaborazione alla base della metodologia del collettivo. Musica elettronica, arti performative, pittura e scultura, sono state annualmente inscenate nel giardino e nell’aia della casa, adottati come palcoscenici che introducono al paesaggio retrostante. 

 

Lo spunto da cui prende ispirazione Raccolti è tratto da The Carrier Bag Theory of Fiction di Ursula Le Guin:

 

“We've heard it, we've all heard about all the sticks and spears and swords, the things to bash and poke and hit with, the long, hard things, but we have not heard about the thing to put things in, the container for the thing contained. That is a new story. That is news.” – Le Guin, The Carrier Bag Theory of Fiction, 1986

 

Il testo mette in luce il contenitore come l’oggetto fondante che in tempi antichi consentiva il raccolto degli alimenti e la loro condivisione. Dal cesto in vimini, al libro come recipiente di storie, fino alla casa come abitazione condivisa, il contenitore supera il suo significato letterale e diventa metafora di un’esistenza conviviale e pacifica attraverso cui ripensare il rapporto tra l’arte e il luogo, tra noi e il mondo. 

Raccolti intende inoltre proseguire quanto affrontato da Intramezzi, una serie di mostre personali che gli artisti del collettivo hanno pensato in relazione agli spazi interni ed esterni del Centro Artistico Alik Cavaliere a Milano, con la curatela di Angela Vettese. Tematicamente interconnesse, le quattro mostre prendevano spunto dagli studi post-naturalisti e dal nuovo materialismo, esplorando lo scomparire e il riapparire della materia, sistemi di realtà reconditi e la natura come topos comune

L’edizione 2024 del progetto Raccolti rifletterà sul rapporto tra l’arte e la natura tramite diverse visioni e interpretazioni. In questa occasione la ricerca curatoriale di P11 inviterà artisti e curatori a trascorrere un periodo di residenza di due settimane insieme ai membri del collettivo con l’obiettivo di incentivare l’entrata in sintonia con il suolo della Lunigiana, con i suoi ritmi e i suoi paesaggi sensoriali, emotivi e intellettuali.

Particolare attenzione verrà dedicata proprio al tema del suolo, esplorato nelle sue accezioni scientifiche, filosofiche, socio-politiche e antropologiche. Scrittrici, scienziate e filosofe verranno invitate a contribuire alla costruzione di saperi e metodologie legate al rurale.  Con loro rifletteremo sul suolo come contenitore ambivalente, bacino di microrganismi, rifiuti tossici e CO2; ma anche sul suolo come soglia tra antiche forme di vita e complesse sovrastrutture umane.

L’intervento di ogni figura troverà poi la sua principale traduzione in una restituzione pubblica supportata dal comune di Mulazzo che sarà, al tempo stesso, una mostra, uno sguardo sulle arti performative, un momento di convivialità e dialogo. Il coinvolgimento di altre voci è volto a potenziare ulteriormente una ricerca che intende risvegliare i simboli e le tradizioni soggiacenti a un territorio dal vivo potenziale immaginifico. 








NEWS DAL CENTRO

12 luglio 2024

L'anima(le) del museo (il playground del Centro Pecci) ha ottenuto una menzione in occasione del Premio Architettura Toscana 2024

...
3 luglio 2024

 

Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci è lieto di annunciare l'avvio di una significativa partnership con l’azienda pratese

17 aprile 2024

La Fondazione per le arti contemporanee in Toscana – Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci promuove un avviso pubblico per manifestazioni di interesse relative  alla...

26 marzo 2024

Gli orari del Centro Pecci durante le festività di marzo-aprile e maggio

 

Per le festività di marzo, aprile e maggio il Centro per l'arte...

26 marzo 2024

PRATO CARD: UN BIGLIETTO UNICO PER SCOPRIRE TUTTO IL BELLO DI PRATO

 

Prato Card è la nuova carta che offre l’ingresso ai quattro...

18 marzo 2024

 

Centro Pecci: apertura dal mercoledì alla domenica

 

A partire dal 20 marzo il Centro Pecci sarà aperto dal...