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Studio Ecòl - Premio Architettura Toscana

02.03.2018

WEB TV / PECCI TALK



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In occasione della prima edizione del Premio Architettura Toscana, l’Ordine degli Architetti PPC di Prato e il Centro Pecci hanno organizzato una mostra dedicata alle opere premiate, menzionate e selezionate del Premio Architettura Toscana (PAT), ospitata dal Centro Pecci dal 23 febbraio al 7 marzo 2018. Il 2 marzo 2018, gli architetti di Studio Ecòl, vincitori del Premio PAT "Opera Prima" con “Piazza dell'Immaginario” a Prato, hanno esposto il loro progetto in una lecture presso il Centro Pecci. A precederli l'intervento di Alvisi Kirimoto, vincitori del Premio PAT "Opera di Nuova Costruzione”. La prima edizione del Premio Architettura Toscana si è rivolta alle opere ultimate in Toscana negli ultimi cinque anni (tra il 2012 e il 2017) e ha visto la presenza di centocinquanta partecipanti, venti opere selezionate, cinque vincitori assoluti in altrettante categorie: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimento o di interni; opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione.







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Ren Hang. Nudi | intervista a Cristiana Perrella

Ren Hang. Nudi

a cura di Cristiana Perrella

04 giugno —30 agosto 2020

 

Esplicito ma anche poetico, il lavoro dell’acclamato fotografo e poeta cinese Ren Hang (1987– 2017) è esposto per la prima volta in Italia con una selezione di 90 fotografie, accompagnate da un portfolio che documenta il backstage di uno shooting di Ren Hang nel Wienerwald nel 2015 e un’ampia sezione di libri rari sul suo lavoro. Ren Hang è noto soprattutto per la sua ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che ha per protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. Per lo più nudi, i suoi soggetti appaiono su un tetto tra i grattacieli di Pechino, in una foresta di alberi ad alto fusto, in uno stagno con fiori di loto, in una vasca da bagno tra pesci rossi che nuotano oppure in una stanza spoglia, i loro volti impassibili, le loro membra piegate in pose innaturali. Cigni, pavoni, serpenti, ciliegie, mele, fiori e piante sono utilizzati come oggetti di scena assurdi ma dal grande potere evocativo. Sebbene spesso provocatoriamente esplicite nell'esposizione di organi sessuali e nelle pose, che a volte rimandano al sadomasochismo e al feticismo, le immagini di Ren Hang risultano di difficile definizione, scottanti e allo stesso tempo pure, permeate da un senso di mistero e da un’eleganza formale tali da apparire poetiche e, per certi versi, melanconiche. I corpi dei modelli – tutti simili tra loro, esili, glabri, dalla pelle bianchissima e i capelli neri, rossetto rosso e unghie smaltate per le donne – sono trasformati in forme scultoree dove il genere non è importante. Piuttosto che suscitare desiderio, queste immagini sembrano voler rompere i tabù che circondano il corpo nudo, sfidando la morale tradizionale che ancora governa la società cinese. In Cina infatti, il concetto di nudo non è separabile da quello di pornografia e il nudo, come genere, non trova spazio nella storia dell’arte. Le fotografie di Ren Hang sono state per questo spesso censurate. “Siamo nati nudi…io fotografo solo le cose nella loro condizione più naturale” (Ren Hang).


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see also
EXHIBITIONS
February 23—March 07, 2018
Mostra Premio Architettura Toscana (PAT)