Dopo la tragedia del conflitto bellico, il Giappone era riuscito a riprendersi miracolosamente fino a giungere all’apice dell’economia mondiale. Anche l'arte giapponese aveva seguito fedelmente questa strada, affinando una forte tendenza verso linguaggi artistici tipici dell’occidente. I curatori, Bruno Corà, Masahiko Haito e Fuyumi Namioka, offrono una mappatura critica del Giappone di fine millennio in un ampio percorso espositivo che si sviluppa in tutti gli spazi del museo dell’epoca: le sale espositive al primo piano, l’anfiteatro e lo spazio al piano interrato denominato “Tokonoma”, luogo appartato utilizzato nella casa tradizionale giapponese per ospiti di riguardo, così come per l’esposizione di opere d’arte.
In Senritsumirai futuro anteriore. Arte attuale dal Giappone le opere, dipinti, sculture, installazioni, performances, video, fotografie di quattordici tra i maggiori artisti giapponesi del tempo: Tsuyoshi Higashijima, Satoshi Hirose, Takashi Homma, Osamu Kanemura, Go Kato, Masato Kobayashi, Katsuhige Nakahashi, Yoshitomo Nara, Hideyuki Sawayanagi, Taro Shinoda, Yuji Takeoka, Miwa Yanagi, Kenji Yanobe, Shizuka Yokomizo.
Il film documentario di Theo Eshetu racconta la mostra attraverso la voce dei tre curatori con immagini dalle studio visit girate in Giappone, l'allestimento delle opere al Centro Pecci e le performance realizzate da alcuni artisti per l’inaugurazione.
Foto © Alessandra Cinquemani
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