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Senritsumirai futuro anteriore. Arte attuale dal Giappone, 2001–2002 un film di Theo Eshetu

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Dopo la tragedia del conflitto bellico, il Giappone era riuscito a riprendersi miracolosamente fino a giungere all’apice dell’economia mondiale. Anche l'arte giapponese aveva seguito fedelmente questa strada, affinando una forte tendenza verso linguaggi artistici tipici dell’occidente. I curatori, Bruno Corà, Masahiko Haito e Fuyumi Namioka, offrono una mappatura critica del Giappone di fine millennio in un ampio percorso espositivo che si sviluppa in tutti gli spazi del museo dell’epoca: le sale espositive al primo piano, l’anfiteatro e lo spazio al piano interrato denominato “Tokonoma”, luogo appartato utilizzato nella casa tradizionale giapponese per ospiti di riguardo, così come per l’esposizione di opere d’arte. 

In Senritsumirai futuro anteriore. Arte attuale dal Giappone le opere, dipinti, sculture, installazioni, performances, video, fotografie di quattordici tra i maggiori artisti giapponesi del tempo: Tsuyoshi Higashijima, Satoshi Hirose, Takashi Homma, Osamu Kanemura, Go Kato, Masato Kobayashi, Katsuhige Nakahashi, Yoshitomo Nara, Hideyuki Sawayanagi, Taro Shinoda, Yuji Takeoka, Miwa Yanagi, Kenji Yanobe, Shizuka Yokomizo.

Il film documentario di Theo Eshetu racconta la mostra attraverso la voce dei tre curatori con immagini dalle studio visit girate in Giappone, l'allestimento delle opere al Centro Pecci e le performance realizzate da alcuni artisti per l’inaugurazione.

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Ren Hang. Nudi | intervista a Cristiana Perrella

Ren Hang. Nudi

a cura di Cristiana Perrella

04 giugno —30 agosto 2020

 

Esplicito ma anche poetico, il lavoro dell’acclamato fotografo e poeta cinese Ren Hang (1987– 2017) è esposto per la prima volta in Italia con una selezione di 90 fotografie, accompagnate da un portfolio che documenta il backstage di uno shooting di Ren Hang nel Wienerwald nel 2015 e un’ampia sezione di libri rari sul suo lavoro. Ren Hang è noto soprattutto per la sua ricerca su corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che ha per protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. Per lo più nudi, i suoi soggetti appaiono su un tetto tra i grattacieli di Pechino, in una foresta di alberi ad alto fusto, in uno stagno con fiori di loto, in una vasca da bagno tra pesci rossi che nuotano oppure in una stanza spoglia, i loro volti impassibili, le loro membra piegate in pose innaturali. Cigni, pavoni, serpenti, ciliegie, mele, fiori e piante sono utilizzati come oggetti di scena assurdi ma dal grande potere evocativo. Sebbene spesso provocatoriamente esplicite nell'esposizione di organi sessuali e nelle pose, che a volte rimandano al sadomasochismo e al feticismo, le immagini di Ren Hang risultano di difficile definizione, scottanti e allo stesso tempo pure, permeate da un senso di mistero e da un’eleganza formale tali da apparire poetiche e, per certi versi, melanconiche. I corpi dei modelli – tutti simili tra loro, esili, glabri, dalla pelle bianchissima e i capelli neri, rossetto rosso e unghie smaltate per le donne – sono trasformati in forme scultoree dove il genere non è importante. Piuttosto che suscitare desiderio, queste immagini sembrano voler rompere i tabù che circondano il corpo nudo, sfidando la morale tradizionale che ancora governa la società cinese. In Cina infatti, il concetto di nudo non è separabile da quello di pornografia e il nudo, come genere, non trova spazio nella storia dell’arte. Le fotografie di Ren Hang sono state per questo spesso censurate. “Siamo nati nudi…io fotografo solo le cose nella loro condizione più naturale” (Ren Hang).


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May 07, 2020 5:30 PM—6:30 PM
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May 06—13, 2020
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April 23—22, 2020
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April 08—15, 2020

  • Tatjana Lightbourn, Correlate with the grey/Correlare con il grigio, performance tenuta il 28 settembre 2019, Hymmo Art Lab, Pratovecchio, Arezzo. 

     

    Foto © Alessandra Cinquemani

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March 15, 2020 11:00 AM

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