La mostra su Yves Klein, La vita, la vita stessa che è l’arte assoluta, tenutasi nel 2000 al Centro Pecci a cura di Bruno Corà, vista attraverso gli occhi dell’artista e filmmaker Theo Eshetu.
Durante la sua prolifica carriera, Eshetu ha creato un personale vocabolario visivo-poetico usando montaggi ritmici astratti e collage ipnotici di immagini sincopate per creare film sperimentali. Questa particolare cifra stilistica è utilizzata anche nei lavori di documentazione, come quello su Klein, la sofisticata testimonianza di una delle più importanti mostre tenutesi al Centro Pecci, che ci permette di scoprire un autore contemporaneo in grado di sfidare le narrazioni dei media ufficiali attraverso una complessa interazione di segni e simboli.